Il confetto di Pistoia ha una storia tutta sua.
(Le informazioni riportate qua sotto provengono da
http://www.terraditoscana.com/default.a ... ttipistoia riportate anche su
http://www.prodotti tipici .com)
Intanto la forma: riccioluta, con una dimensione non standard rispetto a quella del confetto normale, l'anima del confetto poi può contenere dai medievali semi di coriandolo, alle mandorle, alle bacche di cioccolato. Il colore del confetto è bianco e il sapore vanigliato.
La lavorazione: Le anime dei confetti vengono avvolte grossolanamente con zucchero a velo in grosse caldaie ruotanti, dette "bassine" (le stesse bassine usate per preparare i confetti di Sulmona).
I confetti di Pistoia si ottengono con antichi sistemi di lavorazione che prevedono l’utilizzo di attrezzi particolari quali la bassina e l’imbuto di metallo con il quale il confetto viene cosparso di zucchero.
(foto presa dal sito
http://www.brunocorsini.com/storia.htm)
All’interno delle bassine i confetti devono rotolare per 10 ore circa, (mentre altro zucchero, sciolto "a brillo", gocciola a caldo sopra di essi attraverso un imbuto), finché non hanno raggiunto le dimensioni volute. Questa rotazione continua permette allo zucchero di "fare il riccio". La lavorazione esige una sorveglianza continua perché i confetti non aderiscano alle pareti della bassina perdendo così l’arricciatura.
/Una curiosità che mi veniva raccontata dalla figlia del Corsini: un tempo il confetto veniva lanciato agli sposi, in senso beneaugurale, all'uscita dalla chiesa

Si è tentati di presumere che lanciassero gli
Anici confecti di origine medievale, confetti che tutt'ora sono presenti nella produzione.