Ogni Paese vanta le caratteristiche e la bontà della propria carne...eppure c'è una carne che mette d'accordo ogni gourmet
che l'ha assaggiata...
Viene definita (a ragione) la miglior carne del mondo...sicuramente è la più costosa.
Il manzo di Kobe (Wagyu Kobe) si riferisce a bovini altamente selezionati e ad una tecnica di allevamento che non ha eguali sulla terra.
La caratteristica principale della carne è la MARMORIZZAZIONE: a differenza della comune carne bovina (compreso carni pregiate come la chianina) il grasso non si accumula ai lati della carne ma produce un intesa ramificazione all'interno della carne stessa. Più il grasso è finemente distribuito più è pregiata e costosa la carne.
Per ottenere questo risultato i bovini -in Giappone- vengono alimentati con grano di alta qualità, avena e cereali. Alcuni allevatori somministrano anche birra e sake e gli animali vengono massaggiati ogni giorno per un paio d'ore.
Oggi si trovano allevamenti di manzo (tipo Wagyu Kobe) negli Stati Uniti, in Australia e...anche in Italia (aperto all'inizio del 2008).
Tra il tipo Kobe e il vero Kobe allevato in Giappone c'è un abisso (negli allevamenti non giapponesi i poveri manzi si scordano birra, sake, massaggi ecc.) e il prezzo riflette alla grande la differenza.
Ho mangiato entrambi i tipi: per quanto riguarda il tipo-Kobe (importato dagli Stati Uniti) , devo dire, che la chianina non sfigurava per niente........
Non c'è stata gara con il vero Kobe: a mio parere chi esalta questa carne ha perfettamente ragione. Finchè non si assaggia non si riesce ad avere nemmeno l'idea del gusto e della morbidezza di questa carne. Qualcosa di veramente unico.....
Veniamo alla nota dolente: i prezzi.
Per il tipo Kobe si parte da un prezzo intorno ai 100 euro al chilo mentre l'autentico Wagyu Kobe raggiunge e supera i 1.000 (mille) euro (al ristorante ovviamente) al chilogrammo.
Per chi volesse provare -in Italia- il brivido del tipo-Kobe la VeroRanch di Padova importa la carne (sottovuoto e surgelata) da un allevamento americano (Morgan Ranch).
Non ho avuto occasione di fotografarla personalmente allego quindi una foto tratta da http://www.arthurhungry.com