E lui? Un mito!
All’apparenza giovanissimo, praticamente un ragazzo, con una creatività che si legge negli occhi vispi di chi sa interpretare con grande umorismo un lavoro spesso faticosissimo.
Ecco i menù: alcuni di noi hanno scelto quello di terra, altri quello di mare.
Io ho optato per quello di mare, ma ho assaggiato qua e là.
Unico neo, a mio avviso: i salumi che mi sono sembrati troppo salati.
Ecco i piatti del menù di terra:
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Filetto di pesce gatto marinato con cialde croccanti e insalata balsamica
Salumi , di cui non metto la foto
Tortelli d’erbetta con burro fuso e parmigiano di collina.
Dato che era la seconda domenica di ottobre, a Colorno si celebrava il Gran Galà del tortel dols, quindi, insieme ai tortelli d’erbetta, ci hanno servito anche qualche tortel dols.
La tradizione vuole che siano nati all’epoca della Duchessa Maria Teresa d’Austria: la tradizione narra, infatti, che la Duchessa, in occasione di particolari ricorrenze, era solita offrire ai barcaioli di Sacca un primo piatto chiamato Tortel dols per la particolarità del ripieno. La tradizione odierna vuole che questo piatto sia preparato nel periodo invernale, specialmente alla vigilia di Natale e l’ultimo giorno dell’anno. Il ripieno varia da famiglia a famiglia, ma gli ingredienti comuni sono: pane grattugiato, mosto cotto di vino, mostarda di pere, mele cotogne e cocomero da mostarda, tutto rigorosamente fatto in casa. A questi ingredienti ogni “rezdora” ne aggiunge altri personali. Il condimento è fatto di salsa di pomodoro e burro. Soltanto la vigilia di Natale alcuni condiscono i tortelli con burro fuso e formaggio; i tortelli avanzati alla sera vengono fritti e mangiati alla mattina di Natale per colazione
Pollo dorato (piatto storico della casa) con patate arrosto
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Semifreddo “bacio di Parma” con salsa al nocino
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