Ovvero: U CUNIGGHIU A STIMPIRATA
Piatto tradizionale siracusano.
Ingredienti:
Coniglio: 1
Cipolla 1
Sedano 1 costa
Carota 1
Vino bianco
Aceto di vino rosso
Miele
Uva Passa
Pinoli
Capperi
Olive bianche denocciolate
Alloro
Sale e Pepe
Farina Bianca
Olio extravergine
Preparazione:
Tagliare il coniglio a tocchi. Attenzione se lo taglia il macellaio. In genere usano mannaie che spezzano frantumandole le ossa. Si corre il rischio di trovarsi pezzettini di ossa in bocca. Occorrerbbe tagliare col coltello nei punti dove si può.
Infarinare i pezzi in maniera uniforme. Soffriggere in olio evo girando in continuazione i pezzi
I pezzi devono diventare dorati
Farli asciugare ben bene.
A parte preparare una brunoise con la cipolla, il sedano e la carota. Farla rosolare in altra padella in olio evo.
Aggiungere il coniglio e far riprendere il calore. Sfumare a fiamma alta con vino bianco. Appena il vino sarà evaporato aggiungere un bicchiere di acqua calda, l'alloro, il sale ed il pepe.
Lasciare sobbolllire per una mezz'ora, girando i pezzi in continuazione, facendo in modo che la parte superiore di ciascun pezzo rimanga sempre umida.
Appena il liquido di cottura si sarà ristretto, aggiungere le olive denocciolate tagliate a pezzetti, l'uva passa, i pinoli ed i capperi. Quindi il miele e l'aceto di vino rosso, alzando la fiamma. Appena l'aceto sarà evaporato, togliere dal fuoco.
E' ottimo anche freddo.
Per il vino, direi che qui l'abbinamento è complicato dalla preseza invasiva dell'agrodolce. Abbinerei un vinello rosso non corposo, profumato, di buona acidità e buoni tannini. Es. Gallo dei Bardi Etna rosso.
Poichè mi hanno regalato due conigli selvatici, riprendendo il discorso della rielaborazione delle ricette tradizionali, la prossima settimana vi illustrerò il mio tentativo di elaborazione in chiave moderna del "Cunigghiu alla Stimpirata".