Lessi questa ricetta diverso tempo fà su CI,fu postata da Francesca Spalluto, mannaggia...ho una lista interminabile di cose da provare, per queste avevo il chiodo fisso, oggi finalmente mi son decisa(siamo a dieta )
poco male più tardi farò felici i ragazzi che lavorano dal mio parrucchiere
un pò di storia
Prendono il nome da una delle più belle di Lisbona alla foce del Tago: Belém appunto (contrazione di Betlehem) della famosa Torre simbolo della città, dell'imponente Mosteiro dos Jerônimos, del PadrŸo dos Descobrimentos ma anche del modernissimo Centro Culturale progettato dal nostro Gregotti. Sono dei pasticcini di pasta sfoglia con un ripieno tipo crema inglese, cotti in forno e serviti tiepidi o freddi spolverizzati di cannella o zucchero a velo o di entrambi
Pasteis de nata
6 tuorli
2.50 dl acqua
0.50 kg di zucchero
1 cannella in polvere
1 buccia di limone
0.50 Lt di latte
farina
un rettangolo di pasta sfoglia
In una ciotola sciogliere 60 g di farina con un po’ di latte freddo, senza formare grumi. Mettere a riscaldare il latte rimanente con canella (1 stecca e buccia di limone). Versare a filo la mistura di latte e farina, girare continuamente per evitare che si formino grumi. Togliere dal fuoco prima che prenda il bollore.
Portare sul fuoco mezzo chilo di zucchero e 2.5 dl di acqua e far bollire esattamente 3 minuti. Ritirare dal fuoco, aggiungere il preparato di latte a filo e mescolare bene. Far raffreddare. Aggiungere 6 tuorli, uno per volta, e passare al un colino fine.
Versare la crema con un imbuto nelle formine di sfoglia, per non piu’ di ¾ mi raccomando. Vanno in forno a 200 C per circa 15 minuti.
La crema non dovrebbe bollire e dovrebbe formarsi una bella crosticina.
Spolverare con zucchero a velo e cannella.
Altra cosa le rotelle di sfoglia hanno piu’ o meno un diametro di 2.5 cm e uno spessore di un cm e mezzo.
nota:
per la sfoglia, arrotoli il rettangolo e tagli delle rondelline, le appoggi dalla parte del taglio nelle formine da muffins, aiutati a stenderle bagnandoti le mani. E' importante che siano stese in spessore uniforme, e che il fondo e le pareti siano piuttosto sottili, mentre il bordo un po' piu' spesso, in modo che possa sfogliare bene.
Per quanto riguarda lo sciroppo, mi sono fatta l'idea, col senno di poi, che il grado di cottura sia "a filo", non riempire totalmente i gusci altrimenti fuoriesce.
Non ho termine di paragone,posso solo dirvi che sono favolosi!
Francesca che te ne pare? suggerimenti?
Grazie eh