E' una ricetta tradizionale calabrese dell'alto cosentino.
500 gr. di spaghetti cotti "al dente"
5 uova
un po' di pecorino romano
pepe nero
per il ripieno:
3 uova sode (cominciate a capire perchè si fa una volta l'anno... ma non è finita)
toma fresca o primosale a fettine a occhio ma abbondante
salame tipo soppressata
risimoglia....e qui viene il bello che cos'è? è la parte cremosa che si ricava dalla lavorazione del maiale dalla quale (a Roma e nel Lazio perlomeno) si ricavano i ciccioli.....na bomba insomma, ma ce ne va poca per insaporire il ripieno
Condire la pasta, previamente raffreddata con una passata sotto il getto dell'acqua fredda (avendo cura di regolarsi in cottura col sale perchèuna volta passata sotto l'acqua non rimanga insipida) nel composto di uova mescolato con la forchetta al pecorino e al pepe.
Scaldare una padella antiaderente (fondamentale) con un po' d'olio evo. Sistemare sul fondo un sottile strato di pasta (io con 500 gr. ne faccio 2) aggiungere gli ingredienti del ripieno: salame, toma, uova sode a pezzetti e fiocchetti di "risimoglia" se non l'avete non è fondamentale ma se c'è, va da sè che, il sapore è più intenso.
Coprire con un altro sottile strato di pasta e far dorare la frittata da entrambi i lati e sui bordi, inclinando un po' di tanto in tanto la padella. Attenzione a non bruciarla ma a dorarla (è il termine appropriato perchè viene proprio color oro) ben bene in ogni sua parte. E' buonissima!!!! Si usa farla anche per i pic nic essendo un piatto unico molto sostanzioso e gradevole buono anche freddo anche se...io la preferisco calda...non bollente ma..calda.