che bello! sono passate 24 ore leggo e nessuno ha sciolto l'enigma!
ora me ne sparo una e spero di non essere bannata dalla capa
tornando a queste brioches "leggere"..."cotonate"... che profumano di burro ma che "non sanno di burro"...
Oltre la qualita' di farina usata abbiamo sottovalutato il fatto che in pasticceria il burro ci passa proprio da lontano... la margarina e' l'artefice di tutto
e se non la margarina lo strutto!( grasso che nella pasticceria siciliana viene abbondantemente utilizzato)
Questo spiegherebbe la leggerezza e il fatto che il giorno dopo non siano durette cosi' come capita con quelle fatte in casa, cosi' come per il panbrioche che per la presenza del burro il giorno dopo tende ad essere compatto!
Io vorrei provare usando semplice farina oo, strutto e ad idratare di piu' l'impasto!
Per quanto riguarda il colore giallo mia madre mi ha detto che in passato si usava una polverina chiamata "ovolina" che serviva a colorare le creme... non so se esiste ancora in commercio e se i pasticceri ne facciano uso!
adesso parto in vacanza qualche giorno, fatemi sapere con una cartolina se qui non devo metterci piu' piede