Mantengo le promesse (e assolvo le richeiste di Rossella) e aggiungo quest'altra ricetta tradizionale del radicchio.
Radicchio tardivo di Treviso marinato
per 4 persone
- 4oo g di radicchio tardivo di Treviso
- 1,5 l di acqua
- 1 ½ bicchiere grande di aceto rosso
- 1 ½ bicchiere grande di vino bianco
- sale grosso e fine
- pepe
- olio E.V.O.
- qualche goccia di succo di limone
Mondare il radicchio, lavarlo in abbondante acqua corrente e tagliarlo a quarti.
Portare a bollore una pentola alta riempita con l'acqua, l'aceto e il vino.
Aggiungervi il sale grosso (circa 10 g) e quando riprende il bollore tuffarvi gli spadoni, avendo cura che rimangano quanto più possibile in piedi.
Dopo due minuti estrarli con delicatezza e sgocciolarli bene.
Metterli a scolare completamente in uno scolapaste per alcuni minuti.
Una volta asciutti disporli sul piatto di portata, condirli con sale, pepe, olio e qualche goccia di limone. Coprirli con la pellicola e lasciarli riposare un giorno in frigorifero prima di servirli.
Per dare un tocco più particolare è possibile frullare l'olio con qualche zesta di buccia di limone, uno spicchio d'aglio e un po' di timo fresco e con questa emulsione condire il radicchio marinato.
É possibile anche una presentazione più elegante e originale, preparando un'insalata di radicchio marinato, pere, noci, fichi secchi, prugne secche denocciolate. In questo caso può essere presentato come antipasto completo.
Nel Trevigiano si usa molto per accompagnare il callsico antipasto all'italiana, in famiglia e nei locali "rustici". Personalmente trovo che si presti bene anche ad accompagnare piatti freddi di sapore grasso o formaggi. Il sapore, leggermente acidulo e gradevolmente amaro nel contempo, lo trasforma in un contorno originale. E il colore... ravviva qualsiasi tavola.