
Come ho detto da zona a zona la ricetta varia, quindi non ce n’è una “vera”, al più si può discutere su quella che l’uno l’altro preferisce.
Giusto per curiosità, facendo un paragone con le nostre (paragone un po' ridicolo perché fra l’altro Forcoli è qui vicino)… noi usiamo più uova (poche intere, quasi tutti tuorli, la schiacciata è di un bel giallo vivo) e un po’ più anice, niente acqua ma al più un po’ di latte per preparare il lievito. L’anice, come per altre ricette di queste parti, si fa scaldare in un pentolino con burro/olio, a fuoco dolce per qualche minuto, poi lasciato raffreddare prima di aggiungerlo (ma questo era presente nella ricetta da cui sei partita, mi sembra). Forse usiamo anche un po’ più liquore, il rosolio si sente bene. Prima di consumarle si fanno riposare almeno due-tre giorni, escono fuori tutti gli aromi.
Le famiglie dei miei genitori abitavano a pochi km di distanza, una in cima ad un colle e l’altra ai piedi… facevano le schiacciate con gli accorgimenti descritti sopra ma… totalmente diverse e ad oggi non sono ancora d’accordo su quale sia la migliore perché ognuno preferisce la sua. Solo mio padre non ha ancora preso una decisione e nel dubbio di perdersi qualcosa se le mangia tutte indistintamente

Qui sotto, la foto dell’interno di quelle fatte la settimana prima di Pasqua. Come vedi è molto simile alla tua, tranne che per l’anice come ho spiegato sopra, l’alveolatura è piccola e fitta, la consistenza compatta ma morbida e non secca. L'unica cosa che non si vede bene dalla foto è il colore (e questo è il motivo per cui non l'avevo inserita nell'altra discussione in cui se ne era parlato), che è un giallo vivo, non palliduccio come sembra qui.

Fine, tutto qua.
