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Premessa: il risotto al pomodoro buono viene buono davvero solo ad una condizione: usare un pomodoro dolce. Per esempio, un corbarino. Io ho avuto la fortuna di accorgermi che la passata di datterino della piana del Sele della Conad è prodotto da finagricola, che produce uno dei miei pomodori preferiti. Quello giallo in succo che ho usato nel Delicato Sorrentino. Voi, ovviamente, usate quello che vi pare: purché sia dolce, ripeto. Se ha solo una piccola punta di acidità, desistete.

Per 250 gr di riso, ho usato una bottiglietta di passata. e 50 g di provolone grattugiato. L'olio un fruttato intenso, due cucchiai per soffriggere, altri due o tre per mantecare alla fine (ma ce ne starebbe bene anche di più, visto che l'emulsione salsa, olio, amido è buonissima).
Detto questo, il risotto al pomodoro è molto facile. Un soffritto iniziale a fuoco molto basso, poi non appena l'aglio diventa trasparente, si tosta il riso e poi si sfuma con vino bianco (io ne ho usato uno secco, ma non troppo). Poi si aggiunge il pomodoro, e si porta a cottura aggiungendo acqua bollente.
Un minuto prima che il riso sia pronto, si aggiunge il formaggio grattugiato e le foglioline di timo - un cucchiaio raso, di timo fresco - e si manteca vigorosamente aggiungendo l'olio. Poi, un minuto di riposo ed è pronto.
Ma è buonissimo. Ci starebbe anche una buccia di limone grattugiata, ma questo mi è venuto in mente solo ora...
