Ecco, qui è spiegata la cottura con il pignatiello:
http://www.sietiborgoantico.it/Ricette/salvatore.htmE questo, il pignatiello:
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U’ PIGNATIELL
Il pignatiello è una specie di pentola in creta, simile ad un piccolo orcio, con bocca larga ed intorno al collo vi sono due ampi manici per la presa.
Oggi è raramente usato in quanto per cuocere i
cibi è necessario che venga riposto nel focolare, a fianco alla brace, per alcune ore.
Veniva usato principalmente per la cottura dei fagioli, sia quelli in bianco, da mescolare alla pasta e sia di quelli con salsa di pomodoro ed alcune verdure, che si consumano accompagnati da pane biscottato, cotto nel tradizionale forno a legna.
In genere la cottura deve essere lenta e non tumultuosa, con un tempo medio di cottura di circa quattro ore ma può essere lasciato accanto al fuoco ancora per molte ore ed in tal caso il sugo si asciuga lentamente diventando sempre più cremoso.
Per ottenere un piatto di fagioli particolarmente prelibato è necessario innanzitutto saper scegliere i fagioli più adatti; la varietà migliore da usare è quella simile ai cannellini ma leggermente più corta e più tondeggiante (a Sieti vengono chiamati “i fagioli dei pali” cioè quelli rampicanti, piantati in solchi, irrigati con l’acqua pura dei ruscelli montani, sostenuti da paletti di frassino o castagno oppure piantati vicino ai tronchi delle piante di nocciolo; in questo caso, la raccolta viene effettuata dopo quella delle nocciole, quando la pianta ha perso le foglie e restano i lunghi baccelli appesi ai rami); per chi vuol concedersi poi un gusto veramente unico, in alcuni negozi si possono trovare, ma al prezzo di 6-8 euro al kg., anche quelli ormai rari di Controne oppure i “mostaccioli” (questi ultimi sono pure di colore bianco ma hanno una piccola macchia marrone intorno al germoglio).
N.B. Per chi dispone di un camino a legna e vuole cimentarsi in questo singolare tipo di cottura, basta acquistare un pignatiello, tenerlo completamente immerso in un recipiente pieno di acqua, possibilmente in piedi in modo che lo stesso non galleggi, per almeno 24 ore dopodiché tutta la superficie ed il fondo devono essere sfregati con l’aglio; questo accorgimento serve a limitare le possibilità che il recipiente, con l’altissima temperature del fuoco vivo, si spacchi; altro accorgimento è quello di non toglierlo subito dal focolare a cottura ultimata ma spostarlo un poco più lontano dal fuoco per evitare eccessivi sbalzi termici.
RICETTA PER 4 PERSONE:
Mettere a bagno in una bacinella, per 3-4 ore, circa 500 grammi di fagioli; gettare l’acqua e risciacquare i fagioli (che saranno leggermente aumentati di volume) sotto l’acqua corrente.
Metterli in un pignatiello della capacità di 2-3 litri di acqua; aggiungere un pugno di pomodorini ed un barattolo di pomodori pelati oppure, un barattolo di pomodorini di Corbara o Pachino; se si desidera una salsa più rossa e più densa, aggiungere un bel cucchiaio di concentrato di pomodoro e 3-4 cucchiai di olio extravergine di oliva.
Tagliare a pezzettini un bel gambo di sedano ed una piccola cipolla.
Aggiungere acqua fino a 4-5 centimetri al di sotto del bordo superiore, coprire la bocca del pignatiello con un coperchio di creta che circondi il bordo (in mancanza di un coperchio adatto, si può usare un piattino da caffè oppure da thè) controllare ogni tanto che non manchi la legna e mantenere le fiamme ad una ventina di centimetri dal coccio. Il sale, a piacere, va aggiunto solo a fine cottura.………..BUON APPETITO!
Salvatore Cingolo