Mia nonna faceva le "sfincitelle" durante la notte di capodanno(mentre si giocava fino all'alba) e per carnevale.
Si mangiano cosparse di zucchero e cannella o di miele, semplici o tegliate a metà e imbottite di crema di ricotta(la stessa dei cannoli) e cosparse di zucchero.
Da non confondersi con le "sfincie" di S.Giuseppe, completamente diverse e molto più difficili da fare in casa.
Si fanno con 500 gr di farina00, 25 grammi di lievito di birra fresco( quello del fornaio) e 500 gr di acqua, più un pizzico di sale.
La quantità di acqua è indicativa, diciamo che deve essere pari peso con la farina.
L'impasto crudo deve essere molle come una pastella( densità vinavil

), lavorato a lungo finchè incorda.
Si fa lievitare fino al raddoppio e si frigge in abbondante olio.
Se è ben lievitato, le sfincitelle si girano da sole nell'olio.
Si sgocciolano su carta da fritti e si condiscono velocemente.
Si mangiano sia calde che fredde.
Mia nonna faceva tutto ad occhio, come tutte le nonne e impastava a mano, nel senso che usava la mano come se fosse la frusta del ken.
Io ho ricostruito le dosi, ma sarà che non ho il "pollice fritto", sarà la nostalgia...buone come quelle della nonna non ne ho mai più mangiate

...... anita...............................
te ne stai seduta sulla punta ricurva della luna, in quieta meditazione... hai tutto il tempo...