
I polpi usati sono due, di 750 gr circa l'uno.
Ho messo a bollire in acqua un po' di sedano, un pezzo di carota, una cipolla piccola e due spicchi di aglio. Una volta arrivata a bollore l'acqua, ho immerso i polpi e ho fatto cuocere - facendo sobollire l'acqua - per venti minuti.

Poi ho spento e ho fatto raffreddare il polpo nell'acqua di cottura. Ecco, questo e' il punto delicato della ricetta. Parecchie di quelle che si leggono in giro, infatti, dicono di cuocere il polpo finche' questo non sia diventato tenero. Niente di piu' sbagliato: se si porta la bestiola a questo grado di cottura, se la si lascia raffreddare nell'acqua questa stracuoce. Le carni diventano mollicce e stoppose e la pelle e le ventose se ne vanno a passeggio. Se la si mette a raffreddare fuori dall'acqua, invece, le carni induriscono e si seccano. Queste, invece, devono rimanere ben sode, e questo risultato lo si ottiene solo grazie al prolungamento della cottura causato dal raffreddamento in acqua.


Una volta freddo, estraggo il polpo dall'acqua e lo taglio a pezzetti.

Preparo un battuto di prezzemolo fresco

e condisco i pezzetti con abbondante olio, il prezzemolo, un po' di succo di limone, aglio fresco tagliato a pezzetti, pepe nero e sale.
Tutto qui. Ora bisogna solo aspettare un paio di ore prima di mangiarlo, per gustarlo al meglio.