Dany62 nel post frittelle di riso, ha messo la ricetta tradizionale dell'Umbria per S. Giuseppe.
Io metto quella classica di Roma, i famosi almeno per noi romani, bigné di S. Giuseppe.
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Il personaggio di S. Giuseppe, è sempre stato molto venerato dal popolo romano. Di questo sono testimonianza le tante chiese costruite a Roma in suo onore, e la grande diffusione del nome Giuseppe o Giuseppina tra la gente. Per questi motivi il 19 Marzo è sempre stata una data particolare a Roma. Caratteristica della festa sono i classici “bignè de San Giuseppe”, una volta preparati per strada dai cosiddetti “friggitori” in giganteschi padelloni. Il cuore della festa nel passato era via Capo le Case e il Foro Romano, oggi è invece il Trionfale. La festa aveva un tempo un carattere particolare soprattutto per i falegnami, il mestiere praticato da S. Giuseppe, che riuniti in una corporazione, festeggiavano sia il santo sia la categoria artigiana.
Oggi invece, il Santo falegname viene celebrato a Roma nel quartiere Trionfale, che si stende alle pendici di Monte Mario, tra il Tevere e il Vaticano, per tutta la giornata fino a notte con pantagrueliche scorpacciate di frittelle e bignè. Pare infatti che in tempi assai antichi questa pratica facesse parte di un rituale di iniziazione legato all'incipiente primavera; l'uso del grasso richiamava in qualche modo l'idea del Sole.
In epoca romana poi quest'uso di offrire frittelle acquistate dai friggitori che le commerciavano nei pressi del tempio fu consacrato alla figura di Sileno, il padre putativo di Bacco, che l'iconografia classica ci presenta nell'immagine di un vecchio che tiene in braccio un fanciullino. Con l'avvento e la diffusione del Cristianesimo, il culto si è poi trasferito al padre putativo di Gesù, mostrando così, attraverso i tempi, una straordinaria persistenza.
Ricetta dei bignè di S. Giuseppe
per una quantità sufficiente ad una decina di persone fate scaldare 1 bicchiere d'acqua con 50 g. di burro e un pizzico di sale. Appena l'acqua comincerà a bollire versatevi di colpo 100 g. di farina e mescolate immediatamente, continuando a cuocere ancora per 5 minuti. Fate poi raffreddare la pasta e solo allora aggiungetevi, molto lentamente, 2 uova battute, 3 cucchiai di zucchero o più se i bignè vi piacciono molto dolci. Scaldate intanto in una padella abbondante olio; prima che diventi caldissimo versatevi l'impasto dei bignè a cucchiai non troppo grandi, ricordando di non friggerne troppi per volta e sempre senza far scaldare troppo l'olio. A parte avrete intanto preparato una normale crema pasticcera. Con l'aiuto di una siringa per dolci riempitene i bignè fritti e spolverizzateli di zucchero vanigliato.
Se fritti bene, vi assicuro che non si smetterebbe mai di mangiarli.