Ma il Cuculo cos'era? Lo scoprii qualche anno più tardi, quando cominciò periodicamente a prepararne.
Non era altro che pasta per la pizza, in cui a volte poteva esserci parte di farina di grano duro, ripiena con cipolle stufate e quello che andava consumato nel frigo.
Qunindi non sarebbe corretto definire questa preparazione con una ricetta contenente una lista di ingredienti pesati.

In una pentola, facciamo stufare le cipolle con un filo di olio e teniamole da parte.
Stendiamo la pasta di pane ottenuta con farina 0 e solo se vogliamo, della farina di grano duroper dare un tocco più rustico , lievito di birra, olio, sale; Ottenendo più o meno un quadrato.
Sulla pasta poniamo un salume affettato, che può essere speck, come prosciutto crudo, lardo, ecc...
magari del peperoncino, e quello che a me piace particolarmente, del pecorino. Preferisco di gran lunga non grattuggiarlo ma spezzettarlo in grani con le dita per ritrovare più tardi tra le fette, piccole pepite gustose. INgrediente immancabile è anche l'acciuga, e a me piace, anche dei capperi, uno degli ingredienti, secondo me, fondamentali della cucina mediterranea, che bisogna avere sempre in casa.
ANche qui, mi piace l'effetto che da il cappero ritrovato all'interno dell'impasto, come succede per l'uvetta per i dolci.
Va da se, che una preparazione simile puo' essere riempita con gli avanzi del frigo, verdure, forse rispettando più così una tradizione di cucina povera che aveva il dovere di riempire gli stomaci, magari con l'ausilio delle sole cipolle.
Si avvolge il tutto ottenendo un "salsicciotto", con il quale si forma una spirale, si spennella di olio e si bucherella fino in fondo con un coltello, per cuocere bene anche l'interno. Poi si passa in forno per circa 50 minuti a 200°C. Si mangia a freddo o quasi, tagliando una fetta alla volta fino ad arrivare al centro.