Avevo l’intenzione di fare domenica sera i maccheroni con un sugo fatto colla salsiccia, qualcosa di saporito ma facile a preparare. Ma poi ho letto il posto di Albenghi al soggetto . Mi ha fatto riconsiderare i miei progetti perché tutto d’un tratto me ne sono reso conto che fa molto tempo da quando ho cucinato la pasta con le patate e il desiderio di godere del bellissimo contrasto delle consistenze di maccheroni cotti al dente e di pezzi di patata un po’ morbidi e amidacei mi ha sopraffatto.

Quando faccio la pasta con le patate, seguo sempre la tradizione della mia famiglia e preparo questo piatto con lardo o pancetta, cipolla, sedano, prezzemolo, pomodoro, le patate in fette e o una crosta di parmigiano o – come ha fatto talvolta mia nonna – con piccoli pezzi di pecorino. Albenghi mi ha dato il coraggio da esperimentare un po’ e così ho deciso di incorporare le patate nei miei progetti originari di fare un sugo colla salsiccia. Olio, aglio, sedano e prezzemolo, pomodori pelati, la salsiccia, pepe e sale, poi fette di patate un po’ spesse (abbastanza per potere stare in bilancio con i rigatoni giganti); le fette di patate le ho fatte cuocere nella padella sul sugo. Abbiamo mangiato i maccheroni con le patate come primo, serviti con un bel pezzo di incannestrato da grattugiare, e poi la salsiccia come un secondo con pane e una insalata semplice.
La salsiccia nella padella.

Il sugo con aglio, sedano, pomodoro e la salsiccia tagliata in pezzi.

Le patate cocendo sul sugo.

Maccheroni, patate e salsiccia insieme.

Lucantonio, mio figlio, dice: “mo me so’ magnati ri maccaruni.”

Poveri gatti: l’abbiamo mangiato tutto.

Bon pro’!
Antonius