Calissons
Per circa 30 calissons
250 g di mandorle dolci in polvere (di cui il 10% amare)
250 g di zucchero a velo
2 o 3 cucchiai da minestra di acqua di fiori d’arancio
500 g di melone candito
50 g di arancio candito
1 albume
150 g zucchero a velo
Fogli di ostia o di riso
Procedimento
In una casseruola, mettere la farina di mandorle, lo zucchero a velo e l’acqua di fiori d’arancio; far cuocere a fuoco dolce per 7 o 8 minuti [in realtà alcuni, comprese certe pasticcerie famose, questo passaggio lo saltano] fino ad ottenere una pasta che non si appiccichi più alle dita. Non asciugare eccessivamente.
Mettere nel mixer la pasta di mandorle e i canditi. Avviare alla massima velocità, per ottenere un impasto omogeneo, fine e abbastanza consistente.
Disporre su una placca da forno 30 X 30 i fogli di ostia; stendervi sopra l’impasto all’altezza di 1 cm, lisciando con una spatola leggermente umida se necessario. Lasciar riposare almeno 48 ore.
Preparare la glassa reale molto morbida con l'albume e lo zucchero a velo. Versare la glassa ottenuta sulla pasta da calisson e stenderla uniformemente con una spatola. Lasciar rapprendere la glassa per circa un’ora, poi ritagliare i calissons con l’apposito stampo o con un tagliapasta della forma voluta. [la prossima volta, glasserò i calissons dopo averli ritagliati: tagliando l'impasto già glassato, la copertura si crepa e dalle foto si vede. Inoltre, quando si estraggono dal tagliapasta, si rischia di rovinarla ancora di più] È necessario inumidire regolarmente lo stampo, dato che l’impasto è appiccicoso. Premere bene il tagliapasta, per ritagliare l’ostia [consiglio di ripassare il contorno con un coltellino ben affilato, solo con il tagliapasta l'ostia non si tagliava].
Infornare i calisson in forno caldo a 130° per 5 minuti [secondo me è meglio un calore più basso e un tempo più lungo, tipo 100 per 15 min], per far indurire la glassa, ma questa non deve scurirsi. Lasciar raffreddare e confezionare al riparo da calore e umidità.
N.B.: Va detto che per i calissons esiste un apposito stampo con estrattore, che però parrebbe piuttosto difficile da trovare. Usando un normale tagliapasta da biscotti - che va ben inumidito prima di ogni uso - converrà estrarli premendone delicatamente i bordi dall'alto e facendo cadere giù il calisson.
I canditi indicati sono quelli tradizionali; ma facendo ricerche varie in giro ho trovato che possono essere sostituiti da qualsiasi candito, in base ai propri gusti, alle disponibilità, e per variare il sapore
Sono buonissimi, davvero speciali. Secondo me, forse per la forte presenza di canditi, molto natalizi.