da tavernadei7peccati » 22/06/2008, 14:12
Prima parte della missione compiuta, Capo Roby-signore!
visto che al momento la mia vita è un po' "affucata" non ho potuto prendere contatto con Rosolino e ho dovuto ripiegare sul panellaro sotto casa.
Lui dice che le patate devono essere ricche d'amido e siccome comprano all'ingrosso usa il trucco di tagliare a metà una patata e di sfregare i due tagli l'uno contro l'altro: se fanno una schiumetta abbondante, le patate son adatte.
Le lava e le sfrega in acqua e sale, le lessa e le lascia intiepidire in un colapasta.
Le sbuccia e le frantuma grossolanamente con le mani, poi le passa con il passapomodoro.
A questo punto lascia raffreddare il purè ottenuto e fa questa prova: fa una pallina grossa come un manderino, la compatta e la spezza in due parti.
Se la consistenza è gommosa, procede a fare le crocchè.
Se la consistenza è granulosa e l'impasto tende a sbriciolarsi, lo usa per fare gli sformati e altre preparazioni*, ma non le crocchè.
Se l'impasto è gommoso, non c'è bisogno di farlo riposare.
La frittura va fatta in olio profondo(lui usa semi, ma tutti i panellari fanno lo stesso)e molto caldo.
Questo simpatico panellaro, che oggi ha una piccola gastronomia che si chiama "Peccati di gola", è figlio d'arte.
Suo padre aveva una "lapa" sotto le magnolie e, in questa parte della città, era una presenza insolita.
Il figlio prova a proporre anche altri piatti*, come polpette vegetariane, sformati e involtini un po' diversi.
Le loro panelle e crocchè hanno solo il difetto di non essere abbastanza peccaminose, infatti cambiano l'olio molto spesso.
Riguardo al suggerimento del riso nei cazzilli, dissento vigorosamente: se proprio si dovesse aggiungere qualcosa di non ortodosso, ci metterei un uovo, ma allora non parliamo di crocchè, ma di cassatelle di patate...e quella è un'altra storia.
...... anita...............................
te ne stai seduta sulla punta ricurva della luna, in quieta meditazione... hai tutto il tempo...