Dato che tempo fa misi anche un altro timballo, con la carne, di Vincenzo Corrado, faccio il pari mettendo quello alla pitagorica.
La ricetta è presa dal libro di Giorgia Chiatto "Vincenzo Corrado. Il cuoco Galante" che propone una sua interpretazione ed elaborazione delle ricette del Corrado. Infatti lui non lascia nelle sue ricette, quindi lei mi ha detto che, oltre a leggere più volte gli scritti del COrrado, ha ricercato fra vari scritti per poter formulare delle ricette che fossero il più possibili coerenti con quelle.
Il timballo è detto Pitagorico perchè, rispetto agli altri, ha un ripieno a base di spinaci e ricotta. Pitagora aveva una dieta vegetariana (fra i suoi precetti c'era quella di non mangiare carne, dato che, credendo nella metempsicosi, un'anima poteva reincarnarsi anche in un animale) e da lì i piatti a base di verdure furono definiti alla pitagorica (in realtà fanno esclusione le fave...Pitagora le vietava espressamente!:D ci sono varie teorie su questo divieto! )
Mi spiace non avere una foto della fetta ma l'ho portato ad una festa numerosa..e quindi non ho fatto in tempo. Mi spiace
Una nota: la ricetta descrive il procedimento per ottenere un timballo dalla forma semplice. Se volete la cupola decorata dovete farla a parte e inserirla dopo!
Ingredienti
Pasta mezza frolla:
500 g di farina 00
190 g di burro ( o 140 di burro e 30 g di strutto)
2 tuorli d’uovo
10 g di sale
Acqua fredda q.b
Per il ripieno
1 kg di spinaci puliti
80 g di burro
1 cucchiaino di maggiorana tritata
100 g di pangrattato
Sale e pepe q.b
40 g di parmigiano
450 g di ricotta romana ben asciutta
4 tuorli d’uovo
Per condire
70 g di burro
50 g di parmigiano
Per cuocere i bocconcini di spinaci
1 litro di brodo vegetale
Per spennellare la superficie
1 tuorlo d’uovo
Procedimento
Lavorate il burro freddo a pezzetti con la farina, formando un briciolame; aggiungete il sale, i tuorli, precedentemente battuti e unite l’acqua un cucchiaio alla volta (dovrebbero bastare 5 o 6 cucchiaiate).
Lavorate brevemente fino ad ottenere una consistenza compatta ed omogenea.
Formate un panetto e lasciate riposare in frigo, almeno un paio di ore, meglio tutta la notte.
In una padella fate insaporire gli spinaci nel burro per circa 5-6 minuti. Lasciate evaporare tutta l’acqua di cottura e quando saranno ben asciutti, lasciate raffreddare e frullate.
In una terrina lavorate bene la ricotta fino a renderla cremosa; aggiungete i tuorli e, sempre mescolando, unite gli spinaci, il parmigiano, la maggiorana e il pan grattato, insaporite con sale e pepe e amalgamate bene il tutto.
Lasciate riposare in frigo per 10-15 minuti.
Trascorso il tempo, aggiustate la consistenza: il composto deve risultare omogeneo e sufficientemente sodo da dargli una forma (se fosse troppo mollo aggiungete il pangrattato, viceversa un po’ di latte).
Con questo composto, formate dei bocconcini ovali della grandezza di una noce e passateli nella farina.
Portate ad ebollizione il brodo e fate cuocere per 4 minuti.
Nel frattempo, stendete 2/3 della frolla in una sfoglia sottile e, con essa, foderate uno stampo a cerniera di 22 cm di diametro imburrato ed infarinato.
Scolate i bocconcini e conditeli con il burro, metà del parmigiano e un po’ di acqua di cottura. Disponeteli nell’involucro di pasta e tra uno strato e l’altro spolverate col parmigiano.
Ricoprite il timballo con la rimanente parte e chiudete bene i bordi. Spennellate con tuorlo sbattuto e bucherellata con una forchetta. Decorate a piacere con i ritagli di pasta. Infornate il timballo in forno già caldo a 180° per 30 minuti circa.