Si' però va bene fare l'avvocato del diavolo, ma se partiamo dal presupposto che abbiamo di fronte persone che non hanno manco idea di come si impasti ha senso puntare subito alla focaccia genovese e non accontentarsi di una focaccia basic? Io voto per la seconda, anche perché poi, chi vuole la fa, chi no aspetta il passo successivo, secondo me... che dite?
Io intanto, penso alle regole: che un corso, in quanto tale va regolamentato. Qualcuna la butto li':
- si fa in laboratorio, con la possibilità di scrivere riservata ai soli iscritti.
- si fissa un numero massimo? intendo di *novizi*, i frequentatori abituali su richiesta sono iscritti tutti.
- prima della sperimentazione, si pubblica il contenuto di questa. Si apre la discussione e si stabilisce un tempo massimo (una settimana? due?). Poi si iniziano a postare i risultati, che vengono sottoposti alla discussione. Una volta che tutti hanno postato, si passa allo step successivo.
Impegni per i partecipanti.
- realizzare e pubblicare la ricetta nei tempi previsti (se ci sono impediemnti, comunicarlo in modo che gli altri non aspettano a vuoto).
- condividere nei propri spazi l'esperienza (magari si potrebbe fare un banner: tipo io partecipo al per-corso di gennarino.org che l'iscritto userà qualora pubblichi le ricette nel proprio blog)
- pagare una quota corso attraverso una libera, anche piccolissima sottoscrizione ad Emergency . Ovvio che non controlla nessuno, ma mi piace dire che a noi *ci piace* pensare alla solidarietà e ricordarlo anche agli altri.
Ho dimenticato qualche cosa?
