Premessa:
Adriano (Maestro, correggimi se sbaglio) posiziona la pietra refrattaria al piano più alto e accende il grill con la temperatura al massimo; aspetta che poi la serpentina si spenga e inforna la pizza appena la serpentina si è riaccesa del tutto.
Considerazione:
il mio forno ha una tenuta del calore particolarmente buona, anzi ottima, per cui raggiunge la temperatura in poco tempo (quindi la refrattaria non fa a tempo a scaldarsi come si deve) e stacca la serpentina per molto tempo, per cui poi pure morì prima che si riaccenda e così la pizza non la cuoci a dovere.
E' ovvio che occorre abbassare la temperatura interna del forno onde consentire al termostato di rilevare il calo di gradi e far riaccendere la serpentina. Per chi ha un forno elettrico non inserito nei mobili è sufficiente lasciare aperto lo sportello del forno, ma se il forno è da incasso questa apertura comporta un emissione di calore che potrebbe danneggiare i mobili intorno (è il caso mio).
Rimedio:
Faccio raggiungere al forno la temperatura massima (280°) non utilizzando mai la serpentina e aspetto un po' che la pietra si scaldi per benino. Quindi imposto una temperatura bassa (es. 220°) e aspetto che la temperatura scenda almeno a 240°. Nel frattempo la refrattaria è diventata comunque bella calda e lo rimarrà per un bel po'.
A questo punto imposto la temperatura al massimo e accendo il grill: la serpentina si accende e rimane accesa almeno per 2-3 minuti; inforno e la cottura viene a puntino.
Ho anche infornato una pizza per un minuto a temperatura 240° e poi acceso la serpentina. Forse è venuta addirittura meglio del metodo precedente.
Magari sono delle banalità, ma ogni piccolo dettaglio per ottenere una cottura di pizza sempre migliore secondo me va comunque condiviso.
Spero possa esser stato utile.
P.S. niente foto, ma la prossima volta le farò
