Crescentine (Tigelle)

Esistono diverse versioni di ricette per le Crescentine (meglio note come Tigelle, in provincia di Modena.  Quale scegliere, quindi,  dipende dai gusti. A me piacciono non troppo pesanti – tamugne, in modenese – e mollicose.  Preferisco un impasto “leggero”, che durante la cottura si “soffia” verso l’alto producendo una crescentina dall’interno perfettamente vuoto.
La migliore ricetta – secondo me, ripeto – che ho provato è decisamente strana, sotto questo aspetto. Probabilmente farà accapponare la pelle a più di un modenese (infatti proviene da una rezdora reggiana).


Ingredienti

1 kg di farina,
8 cucchiai di olio di oliva,
latte per impastare,
3 cucchiaini di sale,
200 gr di panna,
1 cubetto di lievito.

Procedimento
Fate sciogliere il lievito in un po’ di acqua tiepida ed un paio di
cucchiaiate di farina e lasciatelo riposare una mezzora. Poi fate la
fontana con la farina e metteteci in mezzo l’olio, il sale, la panna
ed il lievitino. Impastate bene con latte, in modo da ottenere un impasto non eccessivamente morbido e lasciate lievitare un paio di ore.

Trascorso questo tempo, stendete la pasta sottile (4/5 mm) e ritagliate  dei dischi con un bicchiere rovesciato. Fate lievitare ancora (almeno un’ora, se di piu’ e’ meglio) e dopo  cuocetele nella tigelliera.

 

Servitele calde, accompagnandole con salume oppure – come vuole la tradizione –  con il pesto, il classico battuto di lardo insaporito con aglio e rosmarino e abbondantemente spolverate di parmigiano reggiano grattugiato.

Qui, ulteriori notizie sulle tradizioni legate a questa preparazione.

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