Concassé cosa vuol dire ( in parole povere, “cubettare” un pomodoro)

Concassé di pomodoro

Tanto semplice, che chiamarla ricetta suona sicuramente esagerato. Praticamente un nulla: eppure, nonostante questo, che ha in sé una completezza di gusto e di profumo tale da renderlo perfetto per condirci la pasta. Ma pochi purtroppo sanno trattarlo nella maniera giusta, che resta poi la più semplice e veloce.

Bastano un paio di pomodori a testa, ma che siano di stagione. Se non lo sono, meglio lasciare perdere e ricorrere ad un buon pelato (sempre se non si ha la fortuna di potersi preparare le conserve in casa). Poi, un coltello affilato, adatto ad un taglio a croce sulla punta. Una leggera immersione in acqua bollente – trenta secondi al massimo – e ci siamo. Ora la pellicina può essere staccata senza intaccare la polpa. Toglietela via e vi ritroverete il pomodoro in tutto il suo splendore, nudo e crudo.

 
Concassé di pomodoro
Il pomodoro pelato

E ora?

Semplicissimo: lo si taglia a metà e lo si svuota dai semi. Poi, a seconda dell’uso che dobbiamo farne, abbiamo due possibilità: i filetti oppure a concassè (termine fighissimo ma che intende, semplicemente, dei quadratini).

 

 

A questo punto, il più è fatto. Vi resta la cottura: velocissima, mi raccomando, e a fuoco vivace per non sprecare il sapore del pomodoro fresco. Un giro di olio sul fondo di una padella e poi uno spicchio di aglio soffritto.  Poi, tutto insieme, il pomodoro: cinque minuti, non di più, mescolando un paio di volte. Il risultato? Piccoli pezzettini di pomodoro avvolti in una patina di olio profumato (a proposito, ovvio che potete aggiungere le erbe aromatiche che più vi aggradano, per completare il sapore a vostro gusto) perfetti per un piatto di pasta che profumi d’estate.



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