Come si prepara IL gnocco fritto
Innanzitutto, una premessa: se pensate di rivolgervi ad un modenese per chiedergli come si prepara il gnocco fritto scordatevi la grammatica. A Modena, non si dice LO gnocco, ma il gnocco. E scegliere di dire LO significa solo suscitare l’iralità generale.
Detto questo, di ricette di gnocco fritto ne esistono – probabilmente – tante quante sono le famiglie modenesi. Questa che segue, è stata pubblicata da Maria Grazia nel nostro gruppo Facebook.
Ovviamente, trattandosi di cucina modenese, il grasso utilizzato è lo strutto. Se siete vegetariani, provate a farlo allo stesso modo utilizzando olio e.v. di oliva nell’impasto e olio di arachidi per friggere.
Non sarà la stessa cosa, non sarà gnocco fritto modenese, ma vi assicuro che sarà ugualmente ottimo.
Come si prepara il gnocco fritto modenese
Le cose importanti da sapere, prima di iniziare
Gli ingredienti per 4 persone
un cucchiaio di aceto (facoltativo)
La preparazione
Versate in una ciotola piuttosto grande la farina e aggiungere il sale, l’aceto e lo strutto (se vi trovate meglio, potete anche sistemare la farina a fontana direttamente sulla spianatoia).
Aggiungete quindi gradatamente l’acqua frizzante (meglio se è ben fredda) e mescolate in modo da farla incorporare completamente. A questo punto, rovesciate l’impasto sulla spianatoia ed impastate fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo.
Coprite bene l’impasto con una grande ciotola rovesciata o avvolgendolo in pellicola trasparente e lasciate riposare per una trentina di minuti a temperatura ambiente.
Stendete quindi l’impasto con un mattarello fino a uno spessore di circa 3-4 mm. Se ne avete una, potete usare anche la macchina per la pasta fermandovi qualche tacca prima dell’ultima.
Ritagliate dei rombi o dei quadrati di pasta di circa 8-10 cm di lato, sistemandoli in attesa della frittura su vassoi coperti con uno strofinaccio o su taglieri leggermente infarinati in modo che non attacchino.
Scaldate abbondante strutto (o olio di arachidi ) in una padella profonda fino a 180°C e friggete pochi pezzi alla volta finché non diventano dorati e gonfi.
Scolateli su carta assorbente e serviteli ben caldi.
Se preferite un gnocco fritto particolarmente ricco di bollicine, aggiungete all’impasto un cucchiaio di aceto.
L’IMPORTANZA DEL GRASSO (Strutto vs Olio)
- La ricetta tradizionale prevede strutto sia nell’impasto che nella frittura. Questo dona al gnocco il sapore autentico e la giusta croccantezza esterna con un cuore leggermente morbido.
- Se vuoi una versione più leggera, puoi usare olio d’oliva nell’impasto e olio di semi per friggere, ma il risultato sarà leggermente diverso.
IL SEGRETO DELL’ACQUA FRIZZANTE
- Usare acqua frizzante fredda è essenziale quando non si usa il lievito: aiuta a ottenere un impasto più soffice e gonfio durante la frittura.
LA TEMPERATURA DELL’OLIO O DELLO STRUTTO
- L’olio o lo strutto devono essere a circa 180°C.
- Se la temperatura è troppo bassa, il gnocco assorbirà troppo grasso e diventerà pesante.
- Se è troppo alta, si dorerà subito fuori ma rimarrà crudo dentro.
LO SPESSORE DELL’IMPASTO
- Non deve essere troppo sottile (altrimenti non si gonfia) né troppo spesso (risulterebbe pesante). 3-4 mm è la misura ideale.
IL RIPOSO DELL’IMPASTO
- Anche se non contiene lievito, l’impasto deve riposare almeno 30 minuti. Questo permette al glutine di rilassarsi, rendendo il gnocco più soffice.
6. IL TAGLIO GIUSTO
Il taglio a losanghe o rettangoli di circa 8-10 cm aiuta a ottenere la forma tradizionale e favorisce una frittura uniforme.
Cose da sapere sul nostro sito
Se hai bisogno di aiuto con questa ricetta, oppure semplicemente hai voglia di pararne con altri in un ambiente piacevole e privo di polemiche, ti aspettiamo nel gruppo FB Gennarino 2.0
Questo sito è un progetto autogestito e la sua unica fonte di entrata è la pubblicità presente su queste pagine, che speriamo non interferisca troppo con la vostra navigazione. Grazie sin da ora a chi sceglierà di sostenerci visitando questi link.>