Prendendo spunto da una richiesta ricevuta da Ilenia mi sono ricordata di Marcela, per lei le empanadas sono come i nostri panini con la mortadella
Un pezzo di vita vissuta,che scrisse qualche anno fà su coquinaria,chi ve lo racconterà sarà proprio lei,Marcela, la mia amica Argentina, lei abita a Cordoba,a cui ho chiesto il permesso di potere publicare questo pezzo della sua vita, e condividerlo con noi.
"Empanadas...
Queste donne chiacchieravano all´ombra della vite, una domenica invernale, in un piccolo villaggio della provincia di La Rioja, mentre preparavano le empanadas. L´uomo della casa intanto le friggeva in una pentola di alluminio sopra le brace.
La scena si ripete in tutti i punti del paese, dal nord al sud, con enormi varianti e una costante: le empanadas.
In città non sarà all’aria aperta... sarà nella cucina di casa, di un ristorante oppure di una "rotiseria".
A volte fatte nel forno, a volte fritte, sempre empanadas. Per me non esiste niente comparabile a quelle cotte nel forno a legna. Sarà perché in un angolo della memoria conservo l´immagine delle zie vecchie, le zie della mamma, davanti al forno di legna. Il fuoco intenso, il calore, fino a riscaldarlo. E la cottura al "rescoldo", una volta spento il fuoco, del pane, delle empanadas, delle pizze (si!). Il modo di vivere era diverso, senza corrente, in una vecchia casa di "adobe", lontano dalla città. Ma vi sto parlando di quasi un secolo fa.
Comunque, ancora oggi si trovano case con il suo forno di legna tipico:
Tradizionalmente fatti di adobe, cioè mattoni di fango e paglia cotti al sole.
La forma del forno ci fa pensare al nido di un uccello, chiamato hornero
ogni regione del paese ha la sua varietà di empanada; ed ogni cuoco, la sua ricetta. Perfino chiudere l´empanada è un arte. Un buon "repulgo" (di pulgar, pollice) mantiene tutti i succhi nell´interno...
Da noi fare le empanadas a casa è abbastanza semplice. Si comprano i dischetti di pasta pronta da usare. Si prepara il ripieno. Si fanno le empanadas... e al forno!
Per dare un sapore più autentico, ecco come fare la pasta.
Occorre un chilo di farina,
200 grammi di grasso,
1 cucchiaio e mezzo di sale e circa 350 ml di acqua.
Si uniscono farina e grasso(strutto) Si diluisce il sale nell’ acqua (salmuera) e si aggiunge a poco a poco alla farina. Si lascia riposare a temperatura ambiente almeno 10-15 minuti.
Per la farcia: 1 chilo di carne, 2 cucchiai sale grosso, 200 gr. cipolla bianca, 1 peperone verde, 150 ml di olio, 1 cucchiaio pimentón (dovrebbe essere paprica), 1/2 cucchiaio comino, 1 cucchiaino pepe, sale, ají molido (opzionale). Cipollotti (la parte verde), uova sode.
La tradizione vuole che il pezzo di carne venga bollito intero e poi tagliato con coltello. Ormai eccezionalmente si fa così. Di solito si usa la carne macinata prima della cottura. Allora si soffrigge nell´olio la cipolla e il peperone, tagliati a cubetti. Si toglie dal fuoco e si aggiunge la paprica. Nuovamente sul fuoco si versano due tazze di brodo, il comino, il pepe e il sale. Se volete delle empanadas piccanti, si aggiuge pure ají (peperoncino)
Si aggiuge la carne e, se c´è bisogno, più brodo. La farcia non deve risultare asciutta. Si fa bollire appena un attimo e si lascia raffredare, una volta freddo si mette nel frigo.
Si tagliano finamente i cipollotti e le uova, e si mescolano.
Ora che abbiamo pasta e ripieno già pronti possiamo preparare le empanadas.
Si stende la pasta e si tagliano dischi della grandezza desiderata. Un diametro usuale è di 10 cm
Si stende la pasta e si tagliano dischi della grandezza desiderata. Un diametro usuale è di 10 cm...
Nel centro si mette un po´ di ripieno, si mette un po´ di cipollotti-uova (manca nella foto), e si inumidisce intorno:
Si chiude, tentando di non lasciare troppa aria dentro:
E si fa il repulgo, la chiusura.
Forno fortissimo, 10 a 15 minuti. Prima di infornare si spennella ogni empanada con uovo appena sbattuto. A volte ci metto un po´ di latte e pure paprica. E il risultato è più o meno questo:
"
grazie Marcela
Il suo blogs :
http://lamajuluta.blogspot.com/2005/09/ ... salta.html