Carcioffole arrostite (carciofi arrostiti)

[GianLuigi]

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Carcioffole arrostite ncopp o'fuoc (carciofi arrostiti sulla brace di carboni)

INGREDIENTI:
- Carciofi ( i migliori sono i cosiddetti paesanielli prodotti nel casertano, soprattutto nella zona est, tra Maddaloni e Santa Maria a Vico)
- Olio extravergine d'oliva
- aglio fresco
- prezzemolo
- sale
- pepe
- mollica di pane

PREPARAZIONE:
Pulire i carciofi dopo averli privati del gambo; fate in modo che uno spezzoncino del gambo resti, la sua funzione sarà quella di tenere "in piedi" il carciofo nella brace.
Sciacquare i carciofi sotto l'acqua corrente e poi Batterli energicamente tenendoli capovolti per liberarli dall'eccesso d'acqua e aprire ben bene il fiore.
Prendete la mollica di pane, che avrete "ammollato" nell'acqua" e mescolatela con sale, pepe, aglio finemente triturato e prezzemolo; con questo composto riempite i carciofi, pressandolo bene all'interno del fiore e versate sullo stesso una generosa spruzzata di olio extra vergine d'oliva.
Quando la brace sarà bella viva, ponete i carciofi direttamente a contatto con il fuoco e ricopriteli con un panno che vi premunirete di mantenere sempre umido. Controllate a vista la cottura, potrete togliere i carciofi dalla brace quando una foglia interna si staccherà senza sforzo.
Dopo aver lasciato raffreddare per qualche minuto, ripulite i carciofi dal bruciato e staccate le prime foglie esterne, quelle più dure e un po' bruciacchiate.
Il carciofo va mangiato foglia per foglia, staccando con i denti la parte più tenera di ciascuna foglia; alla fine, il cuore del carciofo con tutto il suo ripieno, va poggiato su un pezzo di pane casereccio e gustato lentamente.

Questa è una pietanza tipica del casertano e ancora oggi, nei pochi portoni rimasti, sui balconi delle case o agli angoli delle strade, è possibile vedere le carcioffolare all'opera e sentire per le strade, l'inconfondibile profumo che emana dalle braci.

[sereme]

Bella ricetta,sembrano dei fiori ma direttamente a contatto del fuoco vanno messi ?

[GianLuigi]

Qualcuno li poggia su una griglia a una decina di cm di distanza dalla brace, però io li ho visti sempre cuocere direttamente a contatto con il fuoco.
Qualcuno nell'impasto con cui riempirli, al posto del pane mette la parte tenera dei gambi privati della "corteccia" e tenuti a bagno in succo di limone.
A me, le farciture che hanno come base lo stesso ingrediente principale della ricetta piacciono poco (es.: melenzane nelle melenzane, peperoni nei peperoni, etc..).
A me piace spezzare i sapori con qualcosa di diverso...

[TeresaDeMasi]

Non li mangio da secoli, e mo' me ne tornata voglia... ma non ho il camino!

/bella ricetta, ma non che sei nu' poco terrone? i terroni qua non li vogliamo, si sa.

[GianLuigi]

Camino mo'; basta una piccola "vrasera"...

[robychi]

Sulla brace direttamente! Come si fanno anche da noi in Sicilia. Una bontà... Anche senza (meglio secondo me) la mollica di pane. Ma ognuno ha i suoi gusti. Io ci metterei anche dell'uvetta e pinoli

[Dony]

Buoni i carciofi, bella ricetta, grazie, non la conoscevo

[GianLuigi]

prego.

[anthonyb]

abito in un palazzo è acendo fornacella soltanto a pasqua
ma un pezzo di pecorino non lo metti dentro ?

[anthonyb]

Se a qualcuno aiuta io procedo +/- cosi. Metto anche il gambo dentro

[tavernadei7peccati]

il gambo dentro! bella idea...e la teglia sopra...mi sa che mi compro una braciera piccina da balcone...

[Cat]

[Cat]

[salvatore]

Le mangio soprattutto nel periodo pasquale, anche perchè nel napoletano ( castellammare di Stabia, o per essere precisi Schito, che è una frazione ) si producono delle ottime carcioffole. Peró......attenzione si tratta di una preparazione che, per la tipologia di cottura prevista, è ricca di ammine aromatiche che, a livello gastrico, si trasformano in nitrosammine, di cui è nota la sua azione cancerogena.