Tina70 ha scritto:...la pizzica è magia, è chiudere gli occhi e lasciarsi trasportare dal ritmo incalzante della musica....
...belle parole, Tinu'.
Pochi fortunati qui lo sanno, ma tu sei tutta 'na pizzica e tutta tarantolata!!!!
Tina70 ha scritto:...la pizzica è magia, è chiudere gli occhi e lasciarsi trasportare dal ritmo incalzante della musica....
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piero ha scritto:Tina70 ha scritto:...la pizzica è magia, è chiudere gli occhi e lasciarsi trasportare dal ritmo incalzante della musica....
...belle parole, Tinu'.
Pochi fortunati qui lo sanno, ma tu sei tutta 'na pizzica e tutta tarantolata!!!!
Antonius ha scritto:Qualcuno sul board ha scritto che lo sforzo era ovviamente una perdita di tempo perchè "quando le si cuoceranno torneranno dritte" ma questa persona si è sbagliata
e ancor più importante per me in questo caso particolare, lo sforzo che si fa cercando di fare qualcosa di speciale per un caro amico vale sempre la pena.
Antonius ha scritto:Tina,Grazie per il bellissimo post e la bellissima ricetta!
Antonius ha scritto: Questioni di metodo nella cucina a parte e ancor più importante per me in questo caso particolare, lo sforzo che si fa cercando di fare qualcosa di speciale per un caro amico vale sempre la pena.
Se le potessi fare un' altra volta, non userei ora la macchina Imperia ma un paio di anni fa è morto il mio caro 'rabbino affamato
piero ha scritto:Antonius ha scritto:Qualcuno sul board ha scritto che lo sforzo era ovviamente una perdita di tempo perchè "quando le si cuoceranno torneranno dritte" ma questa persona si è sbagliata
...e infatti. Basta farle seccare 3 ore e in cottura rimangono belle arrotolate.e ancor più importante per me in questo caso particolare, lo sforzo che si fa cercando di fare qualcosa di speciale per un caro amico vale sempre la pena.
Straquoto!!!
Aggiungo: la cucina, si sa, è una di quelle cose che per ottenere un prodotto che consumi in pochi minuti ti fa lavorare ore, se non giorni... ma a noi piace tanto darci sotto con sentimento, amore e passione....anche se molti, questo, fanno fatica a comprenderlo
Tina70 ha scritto:piero ha scritto:Straquoto!!!
Aggiungo: la cucina, si sa, è una di quelle cose che per ottenere un prodotto che consumi in pochi minuti ti fa lavorare ore, se non giorni... ma a noi piace tanto darci sotto con sentimento, amore e passione....anche se molti, questo, fanno fatica a comprenderlo
Piero, tutto meravigliosamente perfetto
Antonius ha scritto:Queste mie le ho nominate 'trezzë 'e tabaccö' -- cioè, treccie di tabacco -- come scherzo: le feci per il mio più caro amico che, quando scrisse sul internet, portò il nome 'hungry rabbi' ('rabbino affamato'). Lui era ebreo (ma non veramente rabbino) e gran fumatore e, allora, la forma della pasta che feci avrebbe dovuto rassomigliare un po' le lunghe treccie che portano gli ebrei molto conservatrici ma anche le lunghe treccie di tobacco che si fanno per lasciarle seccarsi. Le mie 'trezzë' erano un po' più larghe che le sagne e usai una macchina Imperia per tirare la sfoglia, però formai le treccie arrotolate senza l'uso di un ferro o qualcosa così -- invece solo da mano. Era abbastanza faticoso farle ma l'idea e le trezzë stesse piacquero molto al mio amico. Qualcuno sul board ha scritto che lo sforzo era ovviamente una perdita di tempo perchè "quando le si cuoceranno torneranno dritte" ma questa persona si è sbagliata: le ho fatte solo un paio di volte ma la stragrande maggioranza delle trezzë 'e tabaccö ha mantenuto molto bene la forma. Questioni di metodo nella cucina a parte e ancor più importante per me in questo caso particolare, lo sforzo che si fa cercando di fare qualcosa di speciale per un caro amico vale sempre la pena.
Se le potessi fare un' altra volta, non userei ora la macchina Imperia ma un paio di anni fa è morto il mio caro 'rabbino affamato'.
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