Pagina 1 di 3

Maria Stuarda

MessaggioInviato: 13/09/2007, 21:59
da cinzietta
Intanto vi metto i fotogrammi della conserva di zucca. Ho seguito la ricetta di Mimma41 che ringrazio sentitamente perchè finalmente posso rendere felice anche mamma mia che ne va pazza.
Ho fatto chiaramente una prova scengliendo una zucchina lunga
Immagine

che ho sbucciato con un pelapatate.
Immagine

ho tagliato a pezzi grossi che ho lessato in acqua per non più di 5 minuti.

Immagine

Dopo una notte a scolare l'ho messa in pentola tagliandola a pezzi e aggiungendo il 60% di zucchero e sempre con il pelapatate ho tirato via da un limone 2 sfogliette.
Immagine
Dopo un'ora di riposo(forzato perchè dovevo fare spesa)
ho lasciato cuocere su fuoco vivace fin quando non si staccava dalla pentola
Immagine
e appena pronta ho messo in vasetto
Immagine

In attesa di Anita che ci racconta la parte storica, vi dico che la frolla che occorre per realizzare le paste deve essere una frolla a base di strutto, biscottosa e friabile. La ricetta che io uso è questa:
500gr. di farina 00
175gr. di strutto
175gr. di zucchero
1 uovo intero
50ml di latte
2gr. di ammoniaca
1 cucchiaino di lievito.
Si impasta strutto uovo latte con lo zucchero e poi si aggiunge la farina addizionata con l'ammoniaca e il lievito. si fa la palla (con una impastatrice ci vogliono un paio di minuti) e si fa riposare in frigo.[/img]

MessaggioInviato: 13/09/2007, 22:36
da tavernadei7peccati
Non paga di cucinare, Cinzietta mi ha fatto studiare(chi è il prof.?), assegnandomi una ricerca sulle origini del nome di questo dolce.
Abbiamo cercato disperatamente notizie sul perchè di questo strano nome, dato ad un dolce ormai dimenticato, che faceva parte della pasticceria da "riposto", quella che si riponeva nelle vetrine e si conservava per i visitatori improvvisi, proprio perchè non si deteriorava facilmente.
Ricevere era frequente, ai tempi in cui farsi visita era l'unico modo per scambiarsi notizie e passare il tempo.
Per un siciliano, anche di condizione modesta, ricevere e non avere nulla da offrire all'ospite era una "mortificazione" e dunque si apriva la vetrina e si tirava fuori il piatto con le "maria stuarda".
Mary Stuart , o Maria Stuarda(1542-1587) fu regina di Scozia, si sposò tre volte, ebbe un modesto numero di amanti, soprattutto per la sopravvivenza in un'epoca difficile.
Non le servì a molto, infatti dopo 19 anni di prigionia, venne decapitata in un modo così orrendo che è meglio non scendere in dettagli, altrimenti vi passa l'appetito.
Tutto questo col dolce non c'entra molto, l'unica attinenza si può trovare nel fatto che nel 1560 Mary lasciò
Parigi ,dopo la morte del marito Francesco II. e fece ritorno in Scozia.
Si dice che avesse portato con sè una grande quantità di marmellata di arance, di cui era ghiotta e che era il suo unico cibo quando era malata( cosa che avveniva spesso).
Quindi, da "Marie- malade" pare sia nata la parola "marmalade".
Per altro tra le specialità gastronomiche della tradizione scozzese ci sono gli shortbread, che in fondo sono delle paste frolle e le marmellate, nella zona di Dundee.
Ergo(forse), un dolcetto di pastafrolla e marmellata si chiama Maria Stuarda.
Accontentatevi di questa ricostruzione storica e prendetela col beneficio di inventario, perchè i palermitani seguono logiche bizzarre nel dare il nome ai piatti...ma questa è un'altra storia.

MessaggioInviato: 13/09/2007, 22:44
da cinzietta
Io adesso mi aggancio con la realizzazione delle paste,da mero braccio accanto alla mente di Anita :eek:
Si stende la frolla e, con uno stampino ovale(che io non ho) si tagliano le forme.
Qui sono assieme al mio fidato aiutante.
Immagine

si mettono nelle formine e si fa la griglia tipo crostatina.
Immagine
si infornano a 200gradi per circa 45 minuti(questo è il tempo chiesto dal mio forno per gli stampi in silicone)

Si decorano con una spolverata di zucchero a velo.
Immagine

Immagine

Admin come è andata?

MessaggioInviato: 13/09/2007, 23:03
da TeresaDeMasi
cinzietta ha scritto:Si decorano con una spolverata di zucchero a velo.
Immagine


Molto belle! :D Peccato non averle mai assagiate, non ho termini di paragone... 8-)
E grazie anche per la bella lettura regalataci da anita! :D

/i miei omaggi all' aiutante!!! :grin:

MessaggioInviato: 13/09/2007, 23:14
da sENZApretese
Molto invitanti!
Mai visti nè mangiati questi pasticcini. Dovrò rimediare :grin:
Non avendo lo stampo in silicone, dite che posso usare gli stampini delle tartellette?
Ignoravo la possibilità di preparare una conserva con le zucchine: sembra molto buona, la provo nei prossimi giorni.

MessaggioInviato: 13/09/2007, 23:14
da tavernadei7peccati
Abbiamo fatto anche uno studio comparativo sulla conserva mia e quella di Cinzietta e abbiamo concordato che è indispensabile un po' di scorza di limone grattugiata.
Siccome io non l'avevo messa in cottura, prima di riempire le tartellette ce ne abbiamo aggiunto un po' e ci stava a puntino.
Inoltre io avevo passato la zucca col passapomodoro a buchi larghi, invece quella di Cinzia era tagliata e lasciata disfare con la cottura, ed in effetti era migliore.
Insomma, la conserva della vicina è sempre la più verde.... :-)
Anche se abbiamo usato il silicone, la frolla è venuta bella bruna e biscottata, come si vede nella foto.

MessaggioInviato: 13/09/2007, 23:17
da sENZApretese
Anita, con 600 gr di zucchero per kg, non risulta troppo dolce?

MessaggioInviato: 13/09/2007, 23:30
da tavernadei7peccati
Enza, ci devi mettere 600 grammi di zucchero per ogni chilo di polpa lessa sgocciolata e, se consideri che, di suo, la zucchina non sa di niente, non è troppo.
Non ti scordare la scorza di limone, se la fai, perchè ci vuole proprio!
A proposito, grazie a Mimma, mi hai aperto un mondo, appena posso ci riprovo con la zucchina che qui chiamiamo napoletana, quella più corta, grossa e costoluta, che si taglia a fette e si frigge.
Qui le zucchine lunghe sono sul finire e costano il doppio delle napoletane.

MessaggioInviato: 13/09/2007, 23:51
da TeresaDeMasi
tavernadei7peccati ha scritto:A proposito, grazie a Mimma, mi hai aperto un mondo, appena posso ci riprovo con la zucchina che qui chiamiamo napoletana, quella più corta, grossa e costoluta, che si taglia a fette e si frigge.


Qual e' la napoletana? :shock:

MessaggioInviato: 14/09/2007, 0:27
da SteO153
Teresa/gennarino ha scritto:Qual e' la napoletana? :shock:


Io come napoletane conosco quelle verdi scuro (la classica zucchina), questa:
Immagine

Ma non sembra parlare della stessa

MessaggioInviato: 14/09/2007, 8:11
da cinzietta
Ste quella della foto che hai messo tu, noi a palermo
la chiamiamo zucchina genovese.
quella napoletana per noi è questa:
Immagine
che poi è la zucchina bianca

e poi c'è la zucca centenaria che è questa
Immagine

MessaggioInviato: 14/09/2007, 8:44
da claudia
Cinzietta e Anita grazie per il bellissimo reportage. :D
Ma allora la zucchina che consigliate per il momento è sempre ancora quella lunga, ho capito bene?

\Cinzietta, il tuo aiutante è preciso identico a mamma sua. ;-)

MessaggioInviato: 16/09/2007, 17:34
da Glutine
- Claudia - ha scritto:Ma allora la zucchina che consigliate per il momento è sempre ancora quella lunga, ho capito bene?


Bellissimo grazie!
Io non ho capito che zucchine vanno usaste. Possono essere utilizzate tutte?
"Bianche", verde scuro, lunghe?

MessaggioInviato: 16/09/2007, 19:45
da cinzietta
esatto Glu.
versatilità sulla varietà di zucca/zucchina da usare, Però, da che mi ricordi la conserva l'ho vista sempre verde, per cui escluderei la zucca rossa.

MessaggioInviato: 17/09/2007, 12:56
da marialetizia
A Napoli si vendono indifferentemente i due tipi di zucchina lunghi delle foto, non so quale sia quella "verace", ma quela che ha utilizzato cinzia per questi dolci da noi si chiama zucchetta :-)
Mia nonna dalla Sicilia portava spesso dei dolci di pastafrolla, com dentro la zuccata, chiusi a mezzaluna, pasticciotti li chiamava lei, e c'erano anche con la crema dentro...mò che ci penso, la pasta frolla era uguale a quella delle sfogliatelle frolle, ma si fanno ancora stì dolci, io li mangiavo ad Agrigento negli anni '70.