Si scelga un soggetto stabile, come un fiore o un amico disposto a fare da cavia
Oppure ancora si scelga una cascata o un bambino su un’altalena.
Inoltre, se possibile, si fotografi con una giornata di cielo coperto e si scelga un’inquadratura che non comprenda il cielo, che non dovrà fare parte della scena.
Con macchina e obiettivo ben fissati su un treppiede, si imposti la fotocamera per una esposizione manuale.
Utilizzare la regolazione manuale e’ importante per spendere al meglio i propri sforzi!
Impostate il diaframma alla massima apertura (ossia col numero più piccolo che la vostra fotocamera e l’obiettivo che state usando consentono).
I valori più piccoli possono arrivare a f/2, f/2,8, f/3,5 o f/4 a seconda dell’obiettivo che montate.
Fate attenzione perché se utilizzate una compatta dovete considerare che i numeri del diaframma non sono gli stessi indicati nelle reflex (per fare un esempio: in una compatta f/2,8 equivale a f/11 in una reflex). In ogni caso difficilmente potrete, con una compatta, effettuare questo esercizio perché le ottiche fisse che montano solitamente non offrono adeguate aperture di diaframma ma hanno, per contro, più possibilità di ottenere maggiore nitidezza nella profondità di campo a diaframma chiuso.
Fate del vostro meglio per riempire l’inquadratura con il vostro soggetto e regolate il tempo di esposizione fino a che nel mirino non risulti segnalata una esposizione corretta. Infine scattate.
Poi cambiate l’apertura di uno stop.
Apro una parentesi per postare una scaletta di apertura diaframma.
f/4 – f/4,5 – f/5 – f/5,6 – f/6,3 – f/7,1 – f/8 – f/9 – f/10 – f/11 – e cosi via…
si noti che ogni dimezzamento o raddoppio di luce e’ definito come un intero stop (o valore).
I Numeri 4 – 5,6 – 8 e 11 sono stop interi, gli altri sono aumenti o diminuzioni di 1/3 o 2/3 di stop.
E’ importante sapere questo perché ad ogni cambio di valore di diaframma va cambiato il tempo di esposizione in proporzione. Ossia, uno stop o un terzo di stop e via dicendo. Seguite, per facilità, l’esposimetro all’interno del mirino.
Quindi dicevo… cambiate l’apertura di uno stop, passando per esempio da f/4 a f/5,6. Regolate nuovamente l’esposizione variandolo di uno stop e scattate ancora.
Poi cambiate l’apertura da 5,6 a 8 e così via di seguito ricordandovi di regolare ogni volta anche il tempo di otturazione..
Nell’uso del vostro obiettivo disponete di non meno di 6 combinazioni diverse di diaframma/tempo e, anche se tutte saranno corrette in termini di esposizione, sicuramente noterete una differenza in termini di nitidezza!
Un consiglio: prendete nota delle variazioni ad ogni esposizione e valutate infine quale di queste prove risulterà essere quella creativamente più valida.
Buon divertimento!!
Per qualunque dubbio non esitate a scrivere in questa discussione. In questo modo avrete la possibilità di comprendere meglio ciò che non vi risulta chiaro