Bisogna chiarire fin da subito che, anche chi di voi si avvicina per la prima volta alla fotografia digitale, dovrà pensare, seguendo questo corso, di dimenticare le funzioni automatiche della propria fotocamera. Diversamente non riuscirà a seguire e comprendere cosa avviene quando si scatta una fotografia.
Tutti saprete che, in tutte le ricette, esistono ingredienti che, amalgamati e ben dosati, formeranno in seguito, uno squisito piatto.
Bene, la fotografia sara’ il nostro piatto da preparare con cura e amore.
L’ingrediente principale e’ la luce! Guardacaso
Ma non e’ l’unico ingrediente. Esistono anche il colpo d’occhio e la creativita’!!!
Per fare una buona fotografia occorrono altri elementi importanti che in cucina (sempre per seguire questa similitudine) si chiamerebbero strumenti di lavoro, suppellettili ecc…
In fotografia sono gli strumenti per dosare la luce.
Questi sono formati da 3 cose importantissime e che lavorano in sincronia tra di loro.
Sono Il DIAFRAMMA, L’ESPOSIZIONE (O OTTURAZIONE) E GLI ISO
Questi tre elementi formeranno il triangolo perfetto su cui lavorare e sono gli elementi che trasporteranno l’immagine che avete visto e che avete intenzione di immortalare, sul sensore.
Il sensore altro non è che ciò che nel digitale sostituisce la pellicola di una volta.
L’ISO e’ ciò che al tempo della pellicola si chiamava ASA . Mi limito per ora a dire che il valore ISO e’ quello che stabilisce la velocita’ con cui i dati che passano attraverso il diaframma vengono trasportati sul sensore. Detta cosi sembra qualcosa di insignificante ma vedremo in seguito invece, quale sara’ l’importanza della scelta del valore ISO.
Il DIAFRAMMA e’ un anello formato da lamelle che si sovrappongono che si apre e si chiude esattamente come fa un rubinetto da cui scende acqua. Piu’ il diaframma e’ aperto e piu’ luce passa. Immaginate una fascio di luce di grande diametro che attraversa il vostro obiettivo… mentre se chiudiamo il diaframma il buco si rimpicciolisce e il fascio di luce che vi passa si riduce di conseguenza. Se immaginate la cosa come se fosse un rubinetto da cui scende acqua non vi riuscira’ difficile immaginare che con il rubinetto molto aperto, l’acqua che scende formera’ un fascio un po’ dispersivo ai lati, mentre se lo chiudiamo, il filo d’acqua che scende sara’ piu’ dritto e preciso. Ecco, il diaframma porta la luce al sensore esattamente in questo modo!
Dovete pero’ considerare che i valori del diaframma possono ingannare.
Infatti essi partono da f/2 (per alcuni obiettivi) o f/4 (nella maggior parte degli obiettivi) fino ad arrivare a f/22 o piu’. Ma ricordatevi che f/2 significa MASSIMA APERTURA mentre f/22 significa MASSIMA CHIUSURA!!!
Inizialmente potrete sentirvi un po’ confusi nell’utilizzare questi valori ma vedrete che col tempo vi abituerete.
L’ESPOSIZIONE (o OTTURAZIONE) e’ la velocità di scatto, ossia la velocita’ con cui la luce passa attraverso il diaframma (i valori della velocità ISO entrano in gioco dopo che la luce ha attraversato il diaframma).
Detto questo diventa gia’ piu’ facile capire che se io utilizzo un apertura di diaframa f/2 (quindi diaframma molto aperto e molta luce che puo’ entrarvi) e un tempo di scatto lento (quindi molto tempo in cui questa luce attraversa il diaframma) faccio passare talmente tanta luce che sul sensore non potra’ esserci altro che luce pura, ossia un’immagine totalmente bianca per sovraesposizione.
Al contrario, se chiudo tali valori, entrera’ cosi’ poca luce da farmi ottenere un’immagine completamente nera. (totalmente sottoesposta)
Solo il giusto dosaggio di questi 2 valori permettera’ alla luce di raggiungere il sensore nella giusta quantita’ in modo da formare un’immagine perfettamente esposta.
Fortunatamente in nostro aiuto accorre l’esposimetro: quella scaletta graduata che si vede guardando all’interno del mirino.
Bene, tenete presente che per ottenere una buona esposizione il valore di quella scaletta deve essere a zero, ossia a meta’.
Quindi se noi agiamo sui valori del diaframma, per ottenere la giusta otturazione, non dobbiamo fare altro che regolare i tempi di scatto osservando quella scaletta all’interno del mirino e ruotando la ghiera dell’otturatore fino a che la tacchetta sara’ esattamente al centro!
Eccoci pronti per affrontare il primo esercizio sul campo, con la vostra fotocamera in mano e pronti allo scatto.
Naturalmente non abbiate timore a dire cosa non avete capito.