gennarino.org

Non metto le dosi degli ingredienti perchè dipende da quante se ne preparano,comunque per prepararle occorrono:
scarole ricce o lisce (ho usato quelle lisce),
olive nere di Gaeta denocciolate,
olive verdi a pezzetti,
capperi dissalati,
filetti di acciughe,
uvetta e pinoli,
pecorino romano a pezzetti,
olio evo,sale e peperoncino q.b.
Pulire le scarole eliminando le foglie sciupate e un pò di foglie esterne arrivando quasi al cuore,tagliare le punte e pareggiare,pulire la base facendo attenzione a non tagliare il torsolo,lavare e far sgocciolare a testa in giù. Aprire le scarole e mettere al centro tutti gli ingredienti tranne il peperocino,irrorare con l'olio.Chiudere le scarole e legarle con filo da cucina.In una padella soffriggere un generoso giro d'olio con aglio a pezzetti e peperoncino,unire le scarole e una tazzina d'acqua e cuocere coperte a fuoco medio girando di tanto in tanto.A cottura quasi ultimata scoprire,far asciugare l'acqua e rosolare bene da tutti i lati. Le ho servite come contorno di salsiccia alla brace.
Con le foglie e le punte non sciupate ho preparato questo piatto.viewtopic.php?f=15&t=13928&start=0
antonia

Da noi si preparano tradizionalmente per la cena della vigilia di Natale (di magro).
Sono squisite ed io le adoro, con tutti quei sapori e profumi, però pensavo fossero difficili da preparare.
Grazie Antonia, la ricetta scritta per benino mi mancava, le proverò prestissimo.

So già che mi piaceranno perché hanno molti ingredienti in comune con i bucatini allo scammaro. E poi sono verdure, che adoro. Grazie, Antonia

Buonissime,e come le sai fare tu anche bellissime
A me piacciono fredde, il giorno dopo

Sto male...

sto male della stessa malattia di Teresa....

Grazie a tutte.
antonia

Io sto benissimo e le mangerei tutte!

Io le faccio allo stesso modo ma non ripiene, bensì aperte, e metto tutti gli ingredienti indicati tranne il pecorino; non ci avevo mai pensato, ma mi sa che ci sta proprio bene. Anche le noci ci stanno bene. Ad Afragola c'è chi ci mette i fichi secchi (un mio zio dice che lo abbiamo ereditato dagli Arabi... Comunque io ne ho sentito parlare ma non l'ho mai visto, dunque non so quanto ci può essere di leggendario).

L'altro giorno come dicevo me ne hanno regalato qualche fascio e ne ho approfittato per fare una pizza di scarole (ho scritto «fuori stagione» perché di solito da noi si fa nel periodo natalizio, in particolare per il pranzo della vigilia, ma a quanto pare le scarole si coltivano per gran parte dell'anno). Ho usato aglio campano, olive nere del Cilento (strappo alla regola che mi sono concesso visto che sono di produzione familiare, però non le consiglio, perché sono piccole e poco saporite), capperi di Ischia o di Pantelleria, pasta d'acciughe senz'olio, acciughe di Sicilia (ma quelle di Cetara sarebbero state meglio), uva sultanina e pinoli; se avessi avuto delle noci ce le avrei aggiunte. L'uvetta era poca

/Non sapevo si potessero cuocere anche le scarole ricce, che io ho sempre mangiato crude, solitamente nell'insalata di rinforzo.

Non riuscivo a trovare le scarole, ma ne e' valsa la pena. Io al ripieno ho aggiunto un cucchiaio di pane grattato.
Grazie per la ricetta
anna