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I LEBKUCHEN
[se lo trascurate non succede nulla]
Qui non inizia la ricetta dei Lebkuchen, ma siate pur certi che non ha inizio
neppure in seguito, perchè, giusto per ripetere l'ovvio, *la ricetta* non
la conosce nessuno, eppure tutti - beh, forse quasi tutti - ne custodiscono
una qualche variante, trafugata, tanti e poi tanti anni fa, ai monasteri.
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INTRODUZIONE I LEBKUCHEN |
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CAPITOLO SECONDO LE SPEZIE |
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Le spezie vanno macinate fresche e la parte del leone la fa la cannella. Prendela
buona e profumata, sottile e a mille foglie: tenetevi sempre lontani da quella
con la corteccia spessa, rigirata una sola volta su se stessa; ai semi scoppiettanti
del coriandolo unite l'anice stellato, il cardamomo, i chiodi di garofano
e lo zenzero. Potete usarlo fresco se amate una punta di piccante, altrimenti
scegliete quello secco che rimane più tranquillo. Se non trovate il macis
sostituitelo con una grattatina di noce moscata da unire a un po' dei pimento
e chi ama osare potrà aggiungere una macinatina di pepe bianco. In tutto
mescolatene dai 10 ai 20 grammi, dipende da quanto le amate. E la cucina profuma
di spezie... |
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CAPITOLO III LE ALTRE COSE |
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CAPITOLO IV LA LAVORAZIONE E LA COTTURA |
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A fuoco bassissimo si mette a scaldare il miele fino a quando fa la schiumetta
(adesso la cucina odora anche di miele), toglietene la metà e aggiungete,
nella pentola, la farina di segale che cuocerete, sempre con un filino di
gas fino a che non "fila", girando bene con la frusta. |
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Ovviamente, se li volete appendere all'albero, dovete bucarli e ricordate che di buchi è meglio farne due, questo vale specialmente per i cuori giganti che altrimenti cadono laterali, e si vedono di taglio, invece noi vogliamo averli belli di fronte. Le opzioni sono due: o inserite nella pasta cruda due sedanini (the kind contribution of PMF, who pointed at the right shape of pasta is gratefully acknowledged) oppure li bucate dopo con un bastoncino cinese che ruoterete, con grazia, in senso sia orario che anti-orario e allargatevi per benino con il bastoncino che raffreddando i buchetti tenderanno inevitabilmente a restringersi (la ragione che mi ha portato all'esperimento con la pasta). Se invece optate per il subiotto di pasta il cedimento è senza dubbio più contenuto. Va anticipato che per appenderli serve del nastro abbastanza largo e lungo, per fare un bel fiocco sull'albero, quindi il buchetto non può essere striminzito o finirete per coll'imprecare il giorno 24, quando bisogna essere di tutt'altro umore, in pace con il mondo e con i Lebkuchen. |
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INTERMEZZO |
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CAPITOLO VI LA DECORAZIONE |
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Si può fare in un qualsiasi momento, basta lasciare passare quel giorno necessario
a solidificare bene. Alcuni Lebkuchen, tra i quali quelli della zia di Waha,
possono essere ricoperti di cioccolato e di zucchero
colorato. Questa ricetta si presta piuttosto ad essere decorata a siringa,
se vi piace rivestirli di marrone fate pure, io mi limito - per ovvie ragioni
di spazio - alle glasse. Qui tutti sanno fare la glassa (zucchero acqua e
gocce di limone), quindi andiamo al sodo. Servono i colori alimentari che
preferite, mandorle o canditi a piacere, e dei fogli di carta oleata da arrotolare
stretti stretti e ai quali tagliare una minuscola parte della punta, in modo
che di glassa ve ne cada solo un filino sottile. Divertitevi come più vi
piace, combinate i colori senza trascurare il bianco, fate i bordi a zig-zag,
scrivete il nome di chi amate - nel caso vi piaccia personalizzare il Lebkuchen
- altrimenti gli auguri di Buon Natale e quanto altro, che in fondo il Natale
ci piace anche perchè rimane la sagra del Kitsch. Se me ne volete dedicare
uno disegnateci un funghetto, l'amanita muscaria va benissimo, altrimenti
campanelli, capanne, chiavi di violino, agrifoglio, cuoricini dentro i cuoricini...
Le mandorle e i canditi colorati li dovete incollare con un poco di glassa,
disponeteli a fiore, a girandola, agli angoli di quelli a forma quadrata.
Se avete bisogno di indicazioni particolari scrivete a JoE: e' lui qui l'esperto
di estetica. |
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CAPITOLO VII IL NASTRO |
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Questa è una sezione dedicata a Gennarino. Allora, proviamo a descrivere la storia del nastro partendo, a gambero, dall'effetto: un bel Lebkuchen appeso, proprio di fronte, davanti agli occhi - che lo vogliamo vedere di piatto e non di lato, cosa quasi inevitabile facendo un buco solo - con un fiocco in cima a scopi decorativi. Prendiamo il caso più complicato - e te pareva - quello del cuore. Un cuore può essere considerato un conglomerato ottenuto accostando lungo l'asse centrale, due metà. Fai un buco in ciascuna metà un poco sotto il punto al centro del cuore, tenendoti a una distanza di un centimetro circa dall'asse centrale. Sotto questo cuneo centrale dovrebbero passare, millimetro più millimetro meno, due centrimetri di nastro. Il nastro - scelto rigorosamente in tinta con la glassa che ha decorato il Lebkuchen - lo infili inserendolo da dietro, lo fai passare davanti al Lebkuchen e uscire attraverso l'altro buco, poi lo annodi prima di fissarlo all'albero con un bel fiocco. Tieni il nastro lungo. |
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Per i pochi che sono arrivati alla fine: grazie per la pazienza, commenti e consigli sul Forum e Buon Natale a tutti. E ricordate che se li fate adesso saranno pronti giusto giusto per Natale o per capodanno.
Chissà perchè alcuni luoghi di Vienna sono molto famosi, quando ad altri non si tributa mai l'onore di una menzione. Nessuna, tra le guide che conosco, ricorda un negozietto con una vetrina piena zeppa di candele, sul lato sinistro di Santo Stefano, dove si stenta a passare tra le decine di turisti che scendono a grappoli dalle corriere, spesso spaesati e a volte frettolosi di raggiungere un qualche altro angolo della citta'. In quella bottega che odora di cera vendono dei meravigliosi Lebkuchen, alcuni impastati solo col miele, altri col miele e lo zucchero, a volte coperti di cioccolato, altre decorati di mandorle e canditi. Si va dai semplici quadratini ai biscotti che fanno sognare (angeli, alberi e stelle) a quelli che vi faranno sorridere (maiali, funghetti, elefanti e spazzacamini diventano, nei giorni di Pasqua, conigli, uova e galline). Se vi capita, entrate: hanno i migliori Lebkuchen della citta', di gran lunga migliori dei miei
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