Copio e incollo la descrizione dal sito del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano:
Tra il XIII e il XVI secolo, le isole toscane furono oggetto di ripetute scorribande da parte di pirati saraceni e dominate da signori spagnoli. Gli invasori lasciarono un’impronta profonda sulla cultura, anche gastronomica, delle isole. Tale influenza è particolarmente visibile nella tradizione di Rio nell’Elba, delizioso borgo della costa orientale e centro importante dell’attività mineraria elbana; proprio dalla tradizione riese prende origine la preparazione della schiaccia briaca.
Naturalmente, come per ogni prodotto di tradizione locale, ogni famiglia ha la sua ricetta e quella che segue la devo alla sorella di un collega, riese doc
INGREDIENTI:
1 kg di Farina 00
2 bustine di lievito
400 gr di zucchero
400 gr fra noci e pinoli (io ho messo 2 e 1/2 di noci e 1 e 1/2 di pinoli)
Uva sultanina a piacere
1 bicchiere di aleatico dell'Elba (vino rosso dolce liquoroso)
1 bicchiere di olio extrav.
100 gr di strutto
1 pizzico di sale
1 scorza di arancia sminuzzata
Mettere a bagno l'uvetta nell'acqua calda, far sciogliere lo strutto.
Sulla spianatoia disporre tutti gli ingredienti ed impastare gradualmente aggiungendo l'olio, lo strutto e l'aleatico fino ad ottenere un'amalgama elastica, se occorre aggiungere ancora aleatico.
Disporre nella teglia l'impasto pizzicandolo in modo da creare una superficie irregolare. Accertarsi che non fuoriescano uvette che nel caso vanno fatte sprofondare, aggiungere qualche gheriglio di noce e pinoli, spolverare di zucchero e poco prima di infornare aspergere con aleatico facendo attenzione che non fuoriesca dall'impasto. Porre in forno preriscaldato a 170 gradi per 45 minuti circa.
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Con queste dosi si ricavano 2 dolci. Il dolce si conserva a lungo anzi, è consigliabile farlo un giorno prima.