Sono pronta per la consegna del "compito" (mi sono sentita un po' come a scuola, quando si facevano le ricerche...
)
Ho impastato ieri pomeriggio: lavorato i due impasti nel modo indicato da Santin e utilizzato da Teresa nel suo resoconto fotografico.
A impasto assemblato, a temperatura ambiente, ho trovato il primo decisamente piu' morbido, probabilmente per la dose di burro piu' elevata, mentre il secondo piu' facile da compattare:
qui sono pronti per il frigo:
lasciati in frigo, chiusi in 2 sacchetti, fino a stamattina, poi battuti in po' per ammorbidire l'impasto e tirati, con l'aiuto di una spolverata di farina, allo spessore di 4 mm: da freddi per me la facilita' di stesura e' identica.
Per il primo impasto ho usato una forma esagonale, con il secondo il cerchio.
Ho infornato nella stessa teglia, a 170 gradi per 12 minuti, in forno ventilato (ho solo questa funzione
)
da crudi:
da cotti:
hanno mantenuto lo spessore tutti e due gli impasti.
Spezzandoli, il primo
questo il secondo impasto:
e qui un confronto tra i due, il primo a destra e il secondo a sin:
Rompendo i biscotti, il primo impasto e' risultato piu' friabile del secondo (primo+++++, secondo+++).
Odorando i due biscotti, paradossalmente il secondo (che nell'impasto ha meno burro) emana un profumo delicato di burro, mentre il primo un po' meno.
All'assaggio :
Piacevoli entrambi, si conferma la maggiore friabilita' dei biscotti fatti con il primo impasto.
I secondi si sciolgono meglio in bocca, e lasciano un buon gusto.
Secondo me sono due frolle ottime entrambe, la prima e' forse piu' delicata, essendo cosi' friabile.
In nessuno dei due ho trovato il sapore del burro stucchevole, anzi, per me sono ottimi da mangiare anche cosi' come sono!
comunque mi sono divertita
dimenticavo, con i ritagli ci ho fatto delle tartellette, come ripieno la conserva di zucchine lunghe; si riesce a ridurre lo spessore dell'impasto, anche a 1 mm e mezzo: