gennarino.org

Ciao a tutti,sono Giusi e vivo nel basso lodigiano.Mi piace moltissimo fare dolci e provare nuove ricette e "gennarino" è un pozzo di idee.A me piacciono soprattutto le ricette della tradizione e a questo proposito volevo dare il mio piccolo contributo con la ricetta della torta nostrana che si prepara per la sagra del mio paese.
Si prepara la pasta frolla con
500 gr. di farina bianca 00,
200 gr. di burro,
200 gr. di zucchero,
3 tuorli,
un pizzico di sale
una bustina di lievito.

Se non si riesce ad impastare bene il tutto, bagnare con del vino bianco o marsala q.b.Mentre la pasta riposa al fresco si prepara il ripieno che può essere di marmellata o di frutta fresca rosolata nel burro.Tolta la pasta dal fresco, si tira uno strato di circa mezzo cm. e la si mette in una teglia imburrata.Si colloca il ripieno preparato e si copre con listarelle di pasta o altre decorazioni a piacere.Per il compleanno di mia figlia ho preparato questa
con il ripieno di marmellata di mele cotogne che ho fatto l'anno scorso.
Se vi farà piacere vi darò indicazioni sulla preparazione dei vari ripieni.

Giusi

Rieccomi,scusate il ritardo,ma c'è stata una parentesi azzurra che mi ha portato in Toscana a dare il benvenuto al piccolo Noè.Ritornando al discorso della torta, l'ho definita della tradizione perchè è il dolce tipico che si prepara per la sagra del 15 agosto nel mio paese.Fino a qualche anno fa (1995/96) ricordo che mia mamma arrivava a prepararne anche 15 che poi regalava ai vari parenti.Naturalmente non le cuoceva in casa,ma le portava dal fornaio che in quei giorni dava la possibilità alle massaie di cuocere le torte nel forno in cui cuoceva il pane.Quando andavo a portare le torte al forno,mi piaceva vedere come ogni dolce fosse diverso da ogni altro per le decorazioni con cui veniva rifinito.Si andava dalle semplici listarelle fatte con la rotella ai vari fiori o girandole ricavate dai copapasta casalinghi (bicchiere e ditale)che la fantasia e la bravura di ogni pasticcera trasformava in decorazioni del tutto personali.E per non sbagliare poi nella consegna di ogni teglia,il fornaio metteva in ognuna uno stuzzicadenti con infilato un foglietto a mò di bandierina con scritto il nome ( o soprannome) della proprietaria.I ripieni più usati erano quelli con la marmellata di prugne meschine(sono nere ,ovali a pasta gialla ) o con le pere tagliate a fettine sottili e tostate con una noce di burro.Se avanzava della pasta frolla e non c'era più ripieno,la si impastava con mandorle tritate e tostate ed era la torta che si consumava per ultimo perchè era buona anche dopo una settimana.
Ora,in famiglia, la tradizione della"torta nostrana"la sto portando avanti io e quasi tutte le settimane c'è un motivo o l'altro per farne una.Ho variato un pò gli ingredienti dei ripieni e fra i più gettonati c'è la nutella che qualche volta la amalgamo con la ricotta.
Proprio stamattina la nonna Assunta(mia mamma) mi ha chiesto:"Quando comperi le prugne per fare larmellata per la torta della sagra?"......si perchè lei ci tiene che non vada perduta l'abitudine di mangiare la torta tutti insieme ora poi che la famiglia sta aumentando con l'arrivo dei tre bis-nipotini Gemma di tre anni, Noè di 40 giorni ed il prossimo che nascerà in ottobre.

Ottima torta e bellissima tradizione...
/la nut...ehm si l'innominabile non ce la vedo proprio, però sul blog di fiori di zucca trovi una buonissima pasta di nocciole home made