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Questi sono gli strozzapreti bresciani, mi sa che ogni città ha la sua ricetta , però mi piacerebbe conoscere l'origine del nome, per ora mi accontento di mangiarli

500 gr. erbette fresche
400 gr pane raffermo
due uova medie
350 gr di latte
due patate medie lessate (gr 150 circa)
sale
farina bianca per la spianatoia

Lessare le erbette in poca acqua salata, scolarle e strizzarle bene. Tagliare il pane a dadini piccoli (meglio togliere la crosta se troppo spessa) e spruzzarlo con il latte tiepido, coprire con un coperchio e metterci sopra un peso, lasciarlo così per qualche ora in modo che si ammorbidisca tutto, eventualmente lavorarlo un poco con le mani. Tritare grossolanamente le erbette poi aggiungerle al pane, unire le uova una alla volta sempre mescolando e per ultimo le patate passate allo schiacciapatate, aggiustare di sale.
Passare l'impasto al passaverdura, meglio se elettrico perchè è na faticaccia, lavorarlo ottenendo una palla soffice, se troppo soffice aggiungere un poco di pane grattugiato.
Dividere la palla in pezzi e formare dei filoncini grossi quanto un pollice (mio), tagliarli a tocchettini e rotolari ben bene nella farina messa in un angolo della spianatoia (tanto poi la farina rimane nell'acqua di cottura, suocera docet).
Buttarli in acqua bollente salata, toglierli con il mestolo forato man mano che vengono a galla.
Il condimento classico è spumeggiante burro fuso con foglie di salvia e formaggio grattugiato.

formatura gnocchetti

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su strofinaccio infarinato prima della cottura

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strozzapreti al burro fuso e salvia

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avevo immaginato qualcosa del genere, bellissimo grazie Antonella

Bella ricetta! Ma se si passa velocemnte al mixer invece che al passaverdura, cambia molto? Ah, la pigrizia...

in Trentino gli strangolapreti sono anche "gnocchi verdi", pero' questi non hanno le patate. Vi do la ricetta credo di Walter Miori, chef stellato della Locanda Margon, che ne fa di ottimi, trata da La storia ne piatto; Trentino Alto Adige", di Francesca Negri, con Walter Miori e Markus Baumgartner (anche lui una stella Micehlin al Maso Franch di Giovo, poco fuori Trento):

300g spinaci
2 panini raffermi
2 uova
2 cucchiai farina bianca
burro e salvia
trentigrana

Lessare, strizzare e setacciare gli spinaci. Nel frattempo ammollare in latte il pane raffermo (non dice quanto latte, suppongo il necessario per ammollarli), unire uova e farina e mescolare il tutto. In una pentola mettere acqua abbondante, portare a bollore, quindi mettere gli gnocchi formando dellle quenelle (per staccare gli gnocchi il cucchiaio deve essere sempre bagnato). Sono cotti quando vengono a galla. Si condiscono con burro e trentingrana

Per quanto riguarda l'origine, l'autrice del libro, Francesca Negri, riporta che il nome derivi dall'ingordigia di un prete di campagna, riportata dal prete roveretano (lei lo riporta come storico) Giambattista Azzolini. Dopo una battuta di caccia andata a vuoto, il prete torna a casa arrabbiato e "cotanto allupato. Talmente agitato e vorace divoro' in un baleno la vivanda preparata dalla sua perpetua: gnocchi di pane con verdure. Ingurgito' talmente in fretta che - fattisi in nodo alla gola - sarebbe rimasto soffocato, se la pietosa fantesca, null'altro rimedio vedendo, tra collo e schiena sempre piu' forti iterando le pugna, non gli faceva salter dal gozzo, per via dalla bocca, l'intricata vivanda"
Trovate la stessa citazione anche

Ciao Salutista, molto interessante anche il Sussidiario della cucina Trentina, lo leggerò con calma, ho già dato una scorsa veloce e trovato diverse ricette molto simili a quelle bresciane, non per niente siamo confinanti , alcune hanno persino lo stesso nome, anche se passando nella provincia di brescia si impoveriscono di alcuni ingredienti, pur essendo ugualmente saporite, come la panada, noi non facciamo ammorbidire il pane nel latte, ma gli si versa direttamente sopra il brodo, però ci mettiamo le croste di formaggio
Eccone un piatto

la panada, con filo d'olio e croste di formaggio

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Grazie

Dony,
ma questa panada e' bellissima: io l'ho sempre vista, ma devo dire che sono sempre stata scettica sul sapore, per cui non ho mai provata a farla. Ma della tua panada ora ti tocca sganciare ricetta e procedimento

Paese che vai (strozza)preti che trovi.
Da noi so' 'na razza de spaghetti fatti ammano.