gennarino.org

Iugi, cosa significa 172 uovo? Se rigore deve essere...

Perspicace
Ma anche uno va bene

anche io pensavo un uovo e mezzo, tant'e' che l'ho stampata cosi', senza chiedere conferma

quale delle 3 (rimmel, iugi, ml) è ,secondo voi, la più adatta ad essere preparata con un giorno di anticipo?

mo' voglio vedere che ti rispondono (e perchè)

io comunque non parlo di preferenze in generale, intendiamoci
vorrei solo capire con quale delle 3 ricette c'è meno rischio "mappazza" preparandola con un giorno di anticipo

Eugenio, sei un truffaldino , la ricetta che avevo provato non è affatto quella che hai fatto tu, la tua è complicata e piena di ingredienti, la mia era semplice, con un ripieno di soli piselli prosciutto e mozzarella.
Ho una domanda, visto che stamattina non sapevo che cucinare per me e mio fratello, avevo il prosciutto e una mozzarellina da consumare (piselli niente, non li ho trovati) e ho deciso di fare il sartù: che succederebbe se non si aggiungesse l'uovo al riso? Mi viene questa domanda perché una volta fatto il riso l'ho assaggiato, era buono, cremoso, e anche un po' sgranato (sono stata attenta a non mescolarlo col cucchiaio, ho solo sgranato con la forchetta). Ho aggiunto l'uovo e l'impressione che ho avuto è che smorzasse, e un bel po', il sapore, e che la consistenza, naturalmente, diventasse molto compatta.
Il sartù è venuto buono, non è un malloppo di riso, però non potrebbe venire ancora meglio senza l'uovo, mantenendo una consistenza più leggera?
Ma lo chiedo proprio senza saperne niente, non ho idea di cosa succeda in forno senza l'uovo, e se lo sformato non riesca a mantenere la forma.
Comunque diciamolo, il sartù bianco sembra un po' un arancino al burro senza crosta.

io intanto domenica l'ho fatto o meglio ho fatto una versione a modo mio
non avevo macinato quindi niente polpettine, il ripieno centrale era composto dalla carne del ragù ridotta in pezzetti, piselli, mozzarella
il riso l'ho cotto come fosse stato un risotto, fermando la cottura a 3/4 e utilizzando però acqua bollente e qualche mestolino di ragù, quindi l'effetto finale era, come diceva teresa, meno rosso di quello di antonia
a riso ormai tiepido ho aggiunto l'uovo, formaggio grattugiato e pezzettini di scamorza (l'avevo in frigo) e poi ho composto il sartù nella maniera classica
il risultato è stato abbastanza soddisfacente, a noi è piaciuto
certo aggiungendo l'uovo viene bello compatto
mia mamma fa una versione estiva senza uovo e carne e lì in effetti il riso resta più sgranato ma mantiene comunque la forma

Sartù è il curioso nome del timballo di riso napoletano, derivato dal francese; si può preparare in versione semplice oppure più ricca, con aggiunte saporite. Questa che condivido, è la ricetta in uso nella mia famiglia, tramandatami da nonna Elisabetta, che a differenza mia, faceva parzialmente cuocere il riso, direttamente nel sugo di pomodoro.
Servono:
sugo di pomodoro al basilico: non ho preparato un ragù di carne, perchè il piatto è già abbastanza impegnativo, per cui ho semplicemente preparato un sugo con un litro e mezzo di passata di pomodoro e basilico, cotto per un paio d’ore a fiamma bassa;
polpettine: 400 gr di macinato misto di vitello e di maiale; la mollica di un pezzo di pane raffermo, messo a bagno e strizzato bene, 2 uova, sale, pepe, abbondante parmigiano e pecorino romano grattugiati; si impastano tutti gli ingredienti e si formano delle polpettine piccole, della grandezza di una nocciola, che si andranno a friggere;
pisellini: si scalda un fondo d'olio extra vergine d'oliva in cui si è aggiunta della cipollina, si uniscono circa 400 g di pisellini surgelati (non è periodo per quelli freschi), si sala e si porta a cottura, sfumando con un po’ di vino bianco alla fine;
200 g di fior di latte e 300 g di provola, a cubetti;
2 uova sode, a pezzetti;
700 g di riso carnaroli;
pane grattugiato.

Dopo aver preparato le polpettine, cotto il sugo ed i pisellini, si lessa il riso in abbondante acqua salata per la metà del tempo di cottura finale segnato sulla confezione, nel mio caso 10 minuti, quindi si scola, si passa sotto un filo d’acqua fredda e si lascia raffreddare in una zuppiera; al riso si aggiungono due o tre mestoli di sugo freddo e si mescola.
Si imburra una la teglia, che si spolvera di pane grattugiato e si passa alla composizione del sartù: si sistema sul fondo dello stampo, un primo strato di riso, si aggiungono una parte delle polpettine, dei latticini, dei pisellini, d’uovo sodo, una spolverata di formaggi grattugiati ed un mestolo di sugo; si continua così per altri due strati e sull’ultimo si termina solo con sugo e formaggio grattugiato.
Ho utilizzato una teglia da cm 26 di diametro con un bordo alto circa 7 cm, ma si può usare anche quella da ciambella, col buco centrale.
Si inforna a 170° C per circa 40 minuti, fino a quando la superficie diventa dorata.
Per sformare il sartù, si attendono almeno una ventina di minuti, quindi si capovolge su un piatto da portata, adatto al forno. Si accende il grill e si inforna di nuovo per pochi minuti, in modo da far dorare anche tutta la superficie.
Con le dosi riportate potrebbero avanzare degli ingredienti coi quali, si potrà preparare un sartù piccolo.