Norme elementari di coltivazione delle aromatiche

Ho pensato di scrivere qui un piccolo memorandum per la coltivazione delle piante aromatiche (basilico, timo, salvia, rosmarino, ecc.)
Premetto che non voglio stendere un manuale di giardinaggio, scrivo solo la mia esperienza
Le fonti a cui mi sono rivolta sono oltre all'esperienza diretta e alle tante chiacchierate con il ramo della mia famiglia che ha scelto la botanica, la fitopatologia e l'agronomia come lavoro, anche quei piccoli manuali di giardinaggio che si trovano nella biblioteca di Botanica e di Agraria qui a Firenze, luogo che ogni tanto infesto
Mi scuso quindi se non sarà esauriente e se scriverò queste piccole note non con la mentalità di un vivaista, ma con quella di una casalinga desiderosa di mettere aromi freschi e non vecchi di secoli....
Le piante aromatiche che usiamo in cucina, sono, per la maggior parte, appartenenti alla macchia mediterranea.
Piante di sottobosco, o capaci di crescere in luoghi impervi.
Il vaso: vengono vendute in vasi di plastica, ma conviene travasarle in coccio, dato il loro massimo bisogno di far respirare l'apparato radicale.
Il terreno, va bene quello universale, si potrebbe, a esser pignoli, ricercare l'esatta formula di azoto, potrassio, ferro, ma data la loro rusticità è più semplice usare un buon terriccio universale, dopo aver scrollato la torbaccia nelle quale son cresciute fino al momento della vendita.
Il drenaggio: è importantissimo per evitare il marciume radicale, responsabile del decesso della pianta. Per questo, dopo aver parzialmente chiuso il foro di scolo con un paio di piccoli cocci, bene apporre sul fondo del vasi un cm. di argilla espansa.
L'innaffiatura: l'acqua serve alle piante per sciogliere gli elementi nutritivi che sono racchiusi nel terreno. Bisogna quindi somministrare un po' di acqua, ma non lavare la terra. In questo modo si fa un doppio danno: si aiuta il marciume radicale, e si impedisce alla pianta di nutrirsi lavando il terreno.
Il concime: utile dare ogni 20 giorni quello liquido sciolto in acqua per piante verdi, secondo le dosi indicate. Innaffiando pian piano il terreno perde le sue carattetistiche e quindi il concime risomministra alla pianta le sostanze nutritive.
Il sottovaso: dopo una mezz'oretta che si è annaffiato, togliere l'acqua in eccesso. Si evita il marciume radicale e il vedere nascere uno stormo di zanzare....
Premetto che non voglio stendere un manuale di giardinaggio, scrivo solo la mia esperienza

Le fonti a cui mi sono rivolta sono oltre all'esperienza diretta e alle tante chiacchierate con il ramo della mia famiglia che ha scelto la botanica, la fitopatologia e l'agronomia come lavoro, anche quei piccoli manuali di giardinaggio che si trovano nella biblioteca di Botanica e di Agraria qui a Firenze, luogo che ogni tanto infesto

Mi scuso quindi se non sarà esauriente e se scriverò queste piccole note non con la mentalità di un vivaista, ma con quella di una casalinga desiderosa di mettere aromi freschi e non vecchi di secoli....

Le piante aromatiche che usiamo in cucina, sono, per la maggior parte, appartenenti alla macchia mediterranea.
Piante di sottobosco, o capaci di crescere in luoghi impervi.
Il vaso: vengono vendute in vasi di plastica, ma conviene travasarle in coccio, dato il loro massimo bisogno di far respirare l'apparato radicale.
Il terreno, va bene quello universale, si potrebbe, a esser pignoli, ricercare l'esatta formula di azoto, potrassio, ferro, ma data la loro rusticità è più semplice usare un buon terriccio universale, dopo aver scrollato la torbaccia nelle quale son cresciute fino al momento della vendita.
Il drenaggio: è importantissimo per evitare il marciume radicale, responsabile del decesso della pianta. Per questo, dopo aver parzialmente chiuso il foro di scolo con un paio di piccoli cocci, bene apporre sul fondo del vasi un cm. di argilla espansa.
L'innaffiatura: l'acqua serve alle piante per sciogliere gli elementi nutritivi che sono racchiusi nel terreno. Bisogna quindi somministrare un po' di acqua, ma non lavare la terra. In questo modo si fa un doppio danno: si aiuta il marciume radicale, e si impedisce alla pianta di nutrirsi lavando il terreno.
Il concime: utile dare ogni 20 giorni quello liquido sciolto in acqua per piante verdi, secondo le dosi indicate. Innaffiando pian piano il terreno perde le sue carattetistiche e quindi il concime risomministra alla pianta le sostanze nutritive.
Il sottovaso: dopo una mezz'oretta che si è annaffiato, togliere l'acqua in eccesso. Si evita il marciume radicale e il vedere nascere uno stormo di zanzare....
