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Una figata, sembrava uno di quegli schemini che si trovano nei libri di testo per lo studio dell'instabilità dei versanti.
Ordunque, ho montato sino a "scrivere" 90g di uova intere e 90g di zucchero semolato con un pizzico di sale, indi ho aggiunto 45g di farina+45g di fecola di patate setacciati due volte con una dose simbolica di lievito, infine 77g di cioccolato fuso con 70g di burro pure fuso (a bagnomaria, insieme alla cioccolata, tenuti nell'acqua tiepida, al momento dell'uso avevano temperatura vicina a quella corporea ma il tepore si sentiva, suppongo circa 40°C). Ho messo a cuocere nel diabolico "fornetto" -che finora ha sempre dato ottimi risultati. Dopo non mi ricordo quanto infilo lo stecchino, lo ritiro asciutto, penso sia cotta, spengo e lascio dentro altri dieci minuti, poi capovolgo il fornetto (senza coperchio) su una gratella. Ma già allora ho visto il disastro. La pasta si era "seduta". Ho notato, una volta affettato il dolce -perfettamente commestibile, per carità- che l'ultima parte era appena più umida: è stato questo il motivo?

... il cioccolato fuso ed il burro fuso.
Questi sono stati i motivi.
E te lo dico per esperienza.... sapessi quante genoise 'sedute' una volta aggiunti questi ingredienti....
Credo che il problema stia nella capacità di inserirli piano piano nell'impasto ... ma non ne sono del tutto convinta.

Ma...la sacher mi esce sempre, con dosi -in proporzione- di burro e cioccolato anche maggiori. Anche se di solito uso una tecnica diversa per la sacher, non "tipo pandispagna", ma tipo torta "robusta"...