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Salve a tutti..
mi è stato detto da chi utilizza questa pratica di poter conservare la pasta madre per un periodo di tempo prolungato (anche mesi) sott'olio....
mi spego meglio: praticamente una volta rinfrescata la PM la si immerge in un vasetto pieno d'olio d'oliva e poi si ripone il vasetto a temperatura ambiente dentro sd un cassetto al buio........
io ho fatto così ma dopo poche ore sono andato a controllare come procedeva ed ho visto che la PM stava lievitando ugualmente mentre la signora che mi ha consigliato questo metodo diceva che non poteva lievitare perchè non prendeva ossigeno ma in realtà ha lievitato lostesso....

voi cosa ne dite a proposito ?

mi sembrava un buon metodo ma non funziona oppure ho sbagliato qualcosa.

l'olio la mantiene in ambiente anaerobio, ma la fermentazione, che dopo una prima fase è prevalentemente anaerobia, continua regolarmente, quindi continuano tutti i processi correlati compreso il consumo dei nutrienti.

io credevo restasse tutto fermo perchè sott'olio quindi non a contatto con l'ossiggeno....

scusa, ma perchè sott'olio?
io uso il sistema di Adriano ma tutto fatto a mano, senza planetaria:

"Si fa un rinfresco senza acqua, solo con la farina prevista.
Spezzettare il lievito, metterlo in planetaria con la foglia ed aggiungere la farina, lasciar lavorare per 10/15 minuti fino a quando si otterrà una sorta di “polvere” .
Far asciugare questa polvere all’aria, dopodiché metterla dentro una busta di plastica per alimenti e conservare in frigo. Potrà essere tenuta in frigo per 2 mesi.
Per reidratare il lievito procedere così:
aggiungere alla polvere pari peso di farina e pari peso di acqua di tutte le polveri
Esempio:100g polvere di lievito + 100g farina + 200g acqua
Dopo avere impastato attendere il raddoppio e fare rinfreschi ripetuti fino a quando si ottiene il raddoppio dell’impasto in 2,5/3 ore (dovrebbero essere sufficienti 2/3 rinfreschi ravvicinati), a questo punto si può riporre in frigo e procedere con i rinfreschi come d’abitudine".

In questo modo, mia figlia si è portata la pasta madre in Africa, senza problemi(lì si arriva a anche a 50° di temperatura) e poi l'ha reidratata e funziona alla grande da 2 anni.

ho capito, quindi è un metodo tipo quello che ho adottato io per seccarlo in passato, eccolo copiato e stampato dal mio blog:


appena effettuato il rinfresco si stende la pasta madre sulla carta forno con il mattarello formando uno strato sottile e la si lascia asciugare per 48 ore, poi la mettiamo nel robò di cucina e la riduciamo a farina, così possiamo mettarla in un vaso (sempre di vetro) e la riponiamo in frigo, quando poi la vogliamo di nuovo farla "tornare viva" prendiamo "questa farina" e la riattiviamo con l'acqua (ovviamente) formando un'impasto molto morbido, e poi aspettare uno/due giorni e vedremo che inizia a fermentare, poi possiamo fare i sololiti rinfreschi.....

Allora dici che invece di rinfrescarla la posso stendere direttamente appena arriva a maturazione e seccarla ??