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In Italia, i pescivendoli sono tanto gentili da vendere il baccalà già dissalato (e i macellai, tanto servizievoli da precuocere la trippa).
Ma in Francia no! Si può solo scegliere tra fare tutto il lavoro da soli, o comprare un piatto praticamente solo da riscaldare.
Ed ecco che sono tre anni che non sono ancora riuscita a farmi una ricetta di baccalà senza che volasse poi nella spazzatura, causa concentrazione di sale insopportabile.
Dopo aver provato e gettato varie versioni di baccalà semi-pre-ammollato da supermercato, la cui confezione assicurava che con sole sei ore di ulteriore ammollo e un solo cambio d'acqua il pesce sarebbe stato pronto per la cottura, mi sono decisa a comprare quello sotto sale nel migior mercato di pesce della città.
Il pescivendolo mi ha detto di lavarlo, immergerlo in acqua, cambiare l'acqua dopo due ore, poi lasciarlo nella nuova acqua per una o due notti.
Io ho seguito attentamente le sue istruzioni, lasciandolo, dopo il primo cambio d'acqua, un po' più di trenta ore a mollo. Preciso che ho scelto l'insalatiera più capiente, in modo che il volume d'acqua fosse nettamente maggiore di quello del pesce.
Era disgustoso.
Prima che io mi trasferisca in Portogallo per la disperazione, qualcuno saprebbe illuminarmi sul VERO metodo per dissalare un baccalà?
Unica precisazione, non posso cambiare l'acqua ogni 4 ore per 3 giorni per esempio, poiché lavoro fuori casa.

Premetto che non sono esperta, visto che questa operazione la si fa a casa mia, nelle festività natalizie e nemmeno tutti gli anni, proprio perchè la riuscita spesso, non è assicurata e l'odore che sparge il baccalà, è pungente.
L'acqua dell'ammollo, si cambia la sera e la mattina per tre giorni, poi se ne assaggia un pezzettino e si decide se continuare l'operazione.

mia nonna lo lasciava nel lavandino, in una zuppiera, sotto un filo d'acqua continuo...ma non ricordo per quanto tempo.
Io faccio come Lizzy, l'acqua va cambiata tutta almeno due volte al giorno e poi si assaggia

per fortuna, qui o vendono già dissalato, ma qualche volta che non l'ho trovato, ho comprato quello surgelato(già dissalato) ed era tollerabile, poco "aromatico", ma non troppo salato.

Noi lo facciamo spesso.
Cambia l'acqua più frequentemente che puoi, almeno un paio di volte al, giorno altrimenti il baccalà assume un odorino davvero poco interessante.
Dopo un paio di giorni inizi ad assaggiarne un piccolo pezzettino, quando è sufficientemente dolce allora puoi scolarlo e cucinarlo.
Siccome è un procedimento fastidioso, noi lo facciamo per un baccalà intero (6-7 kg) e poi lo congeliamo a pezzi.

Grazie per le risposte!!
Proverò allora ancora una volta con un pezzettino piccolo e se poi funziona... adotto in pieno il metodo di congelamento di Sdonk! Viva la comodità!

Partendo dal baccalà salato 3 giorni di ammollo con frequenti cambi d'acqua sono proprio il minimo. Secondo me, se il baccalà è bello "cicciotto" ci vuole di più.

A quanto pare il metodo del filino d’acqua continuo andava per la maggiore ai tempi delle nostre mamme...
certo sarà molto efficace, ma io lo trovo troppo poco ecologico ormai... preferisco aspettare 3 giorni o anche più.
Grazie per tutte le risposte.
...e la morale è : manco di questo pescivendolo mi posso fidare !
(ma chissà perché la gente parla senza quasi mai sapere? che rabbia...)