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Non è Pasqua senza...

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Re: Non è Pasqua senza...

Messaggioda caris » 02/04/2010, 17:20

TeresaGennarino ha scritto:Non posso risponderti, Caris... sono svenuta!!! :smile:

Le conosco bene, sono buonissime!!!!

Ps. osa un po' di più con la foto, provaci, metti in risalto pasta e ripieno... meritano!!!



Teresa...le conosci??????? :smile: :smile: :cool: A parte i miei familiari stretti (e quelli di Cirella) sei la prima persona che me lo dice!!!!!In genere non le conosce nessuno..ed è un peccato perchè si sciolgono in bocca e il gusto di mandorla/limone/anice è sorprendente (e lo dice una che non ama i dolci di mandorle).

OT/ non è che per caso conosci anche le Chinole? Mia zia mi ha dato la ricetta ma non le ho mai provate..e pensa che ha ritrovato fra le sue carte, uno scritto di D'annunzio su questi dolci...proprio d'Annunzio!
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Re: Non è Pasqua senza...

Messaggioda MariaRomano » 02/04/2010, 18:02

TeresaGennarino ha scritto:
lizzy ha scritto:CASATIELLO DOLCE di nonna Elisabetta
• 300 g criscito (pasta da riporto fermentata)


Sto pensando di farlo sabato. Fermentato quanto? Mi daresti istruzioni più precise?


Nel napoletano il "criscito" si prende in genere nel tardo pomeriggio dal fornaio ed una volta a casa si comincia subito a lavorare. Da questo ne posso dedurre che è quello che i fornai usano per panificare per il giorno successivo.
Spero di esserti stata utile.
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Re: Non è Pasqua senza...

Messaggioda caris » 02/04/2010, 18:02

ci ho riprovato ma non so se il ripieno si vede meglio... :no:
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Re: Non è Pasqua senza...

Messaggioda TeresaDeMasi » 02/04/2010, 23:07

lizzy ha scritto:Nel napoletano il "criscito" si prende in genere nel tardo pomeriggio dal fornaio ed una volta a casa si comincia subito a lavorare. Da questo ne posso dedurre che è quello che i fornai usano per panificare per il giorno successivo.
Spero di esserti stata utile.


Ma è naturale o di birra? :shock:
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Re: Non è Pasqua senza...

Messaggioda TinaZappacosta » 03/04/2010, 2:53

TeresaGennarino ha scritto:
lizzy ha scritto:Nel napoletano il "criscito" si prende in genere nel tardo pomeriggio dal fornaio ed una volta a casa si comincia subito a lavorare. Da questo ne posso dedurre che è quello che i fornai usano per panificare per il giorno successivo.
Spero di esserti stata utile.


Ma è naturale o di birra? :shock:


Anche per quanto ne so io il criscito è la pasta di riporto, spero di non sbagliare, ci vorrebbe Adriano. Qui proprio Adriano spiega come produrla http://profumodilievito.blogspot.com/20 ... etano.html
Teresa, non so se hai del lievito madre, ma se dovessi averlo penso che tu possa usarlo tranquillamente al posto del criscito, almeno io l'ho usato proprio oggi per eseguire la prima ricetta di Maria e, il mio casatiello dolce, anche se lentamente, sta lievitando. L'importante è che sia ben attivo.
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Re: Non è Pasqua senza...

Messaggioda rimmel » 03/04/2010, 19:01

....il casatiello.
Preparato con 1 kg.di pasta di pane fatta con il criscito,non lievitata,comprata dal contadino mio fornitore di pane.
200 gr.di strutto,
350-400 gr.di provolone piccante e caciocavallo,tutto tagliato a dadini,
300 gr.di salame tipo napoli e pancetta tesa,tutto tagliato a dadini,
70-80 gr. di pecorino romano grattugiato,
4 uova sode,
pepe q.b.
L'ho preparato la sera e cotto la mattina successiva.
Allargate la pasta di pane sulla spianatoia e cospargetela con lo strutto,distribuite il pepe e il pecorino su tutta la superfice e mischiate per bene,aggiungete tutti i salumi e i formaggi e lavorate fino a quando sarà tutto ben amalgamato.Formate un rotolo e mettetelo in uno stampo da ciambella unto di strutto.Fare 4 fossette sulla superfice,inserire le uova sgusciate e coprirle con la pasta.Coprite e lasciate lievitare tutta la notte.Infornate a 180° per circa 1 ora,ma regolandovi comunque con il vostro forno.
antonia
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Re: Non è Pasqua senza...

Messaggioda TeresaDeMasi » 03/04/2010, 20:04

sassoz ha scritto:Immagine


Beh, a Genova non è pasqua senza Torta Pasqualina e personalmente metto questa torta nei miei top five.
La versione originale prevede un ripieno di bietole e prescinseua (latte cagliato) e uova intere racchiuso da una sfoglia fatta di 33 strati (gli anni di cristo). .



Hai una foto del dettaglio interno? Non riesco a vedere gli strati, e sarebbe interessante vedere come si presenta... :)

/le ricordo, quelle discussioni sulla cucina ligure... :grin:
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Re: Non è Pasqua senza...

Messaggioda TeresaDeMasi » 03/04/2010, 20:06

elena.spa ha scritto:Qualche giorno prima di Pasqua, mia madre preparava " li puddichi cu ll'ovi" secondo la tradizione pugliese. Ho trovato una foto in rete che vagamente ricorda quelle che si preparavano in casa :


Spettacolare... e tu, non ci hai mai provato?
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Re: Non è Pasqua senza...

Messaggioda sassoz » 04/04/2010, 16:53

TeresaGennarino ha scritto:
sassoz ha scritto:Immagine



Hai una foto del dettaglio interno? Non riesco a vedere gli strati, e sarebbe interessante vedere come si presenta... :)

/le ricordo, quelle discussioni sulla cucina ligure... :grin:



sorry, è l'unica foto che ho. E quest'anno non l'ho fatta per mancanza di materie prime :-(
Cmq in tutta la mia vita non ho mai mangiato due Pasqualine uguali, quindi la presentazione è abbastanza soggettiva. Io cmq preferisco quella col ripieno omogeneo e non a strati.
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Re: Non è Pasqua senza...

Messaggioda TeresaDeMasi » 05/04/2010, 12:33

Mi sono dovuta accontentare della pastiera. Volevo fare il casatiello dolce, ma ho litigato con il criscito e la pasta è lì in forma da ieri e non cresce. Manco di un millimetro. Pazienza. :(

In ogni caso, ecco la pastiera. La ricetta è quella di adriano.
pastiera copia.gif
pastiera copia.gif (173.02 KiB) Osservato 12674 volte



Mi piace il suo colore, il suo essere simbolo di primavera. Di rinascita.

Diverse sono le leggende legate alla pastiera. Una di queste, lega la sua storia a quella della sirena Partenope che aveva deciso di fissare la sua dimora nel golfo di Napoli, incantata - bella questa immagine dell'incantatrice vittima di incanto, a sua volta - dalla bellezza dei luoghi.

Una volta l'anno, in primavera, riemergeva dalle acque azzurre per salutare gli abitanti del golfo che, ammaliati dalla dolcezza del suo canto, decisero di regalarle quanto di piu' prezioso possedevano.

Furono scelte sette fanciulle ed a ciascuna di queste fu affidato un dono: la farina, simbolo di forza e ricchezza; la ricotta; le uova, simbolo di vita e di rinnovamento; il grano bollito nel latte, quasi una simbiosi tra due regni della natura; l’acqua dei fiori d’arancio , profumo di vita che rinasce; le spezie, profumo di terre lontane; miele , per raccontare la dolcezza del canto di Partenope.

La sirena fu felice per i tanti doni, e ritornò alla sua dimora, in fondo al mare. Depose i doni ai piedi degli dei che li mescolarono, trasformandoli nella “Pastiera”

Questa la leggenda. La storia, invece, riporta la pastiera ai riti pagani del periodo che oggi corrisponde al periodo pasquale - già, anche in questo caso, il calendario cattolico non ha fatto altro che appropriarsi di riti già esistenti - che festeggiavano il ritorno della primavera. In queste feste, la dea Cerere veniva omaggiata da dolci poveri a base di farro o grano e ricotta ed uova, simboli di fertilità, di vita e rinascita.

Da qui, l'abitudine anche di prepararla per la pasqua cristiana. Cambiata solo la simbologia, da rinascita primaverile a resurrezione di Cristo. Tradizione vuole poi che venga preparata tre giorni prima, perché Cristo fu morto per tre giorni e solo dopo questi resuscitò. Anche in questo caso, la ragione vera è molto concreta: il suo sapore e la sua consistenza hanno bisogno di un assestamento. Dopo tre giorni si esaltano profumi e morbidezza, ed il gusto si accentua. Se mangiata troppo in fretta, sa davvero di poco.
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Re: Non è Pasqua senza...

Messaggioda tarallo » 12/04/2010, 0:48

Tina70 ha scritto:Ora come ora, la Pastiera è una delle ricette che più simboleggia la Pasqua per il popolo lucano, sicuramente “prestito culinario” derivante dalla forte influenza che la Campania da sempre ha esercitato sulla Basilicata, almeno per ciò che concerne il potentino. Suppongo che questa mescolanza sia avvenuta agli inizi del XX Secolo, (sarei felicissima se qualcuno potesse darmi notizie in merito) non ne trovo, infatti, testimonianza nei testi che parlano delle antiche tradizioni pasquali lucane:

Tina, agli inizi del XX secolo (ahimè) il Regno delle Due Sicilie già non c'era più e quindi l'influenza di Napoli (il concetto di Campania come lo intendiamo oggi risale a più tardi) sulle popolazioni lucane andava via via scemando. Secondo me la commistione è avvenuta prima.
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Re: Non è Pasqua senza...

Messaggioda tarallo » 12/04/2010, 1:08

rimmel ha scritto:....il casatiello.
Preparato con 1 kg.di pasta di pane fatta con il criscito,non lievitata,comprata dal contadino mio fornitore di pane.

Da brava afragolese! Io invece mi faccio io la pasta di pane, con una biga con pasta acida, che equivale sostanzialmente al criscito (il criscito è la pasta di riporto di un impasto fatto con pasta acida; la differenza è che ha anche il sale).

200 gr.di strutto,
350-400 gr.di provolone piccante e caciocavallo,tutto tagliato a dadini,
300 gr.di salame tipo napoli e pancetta tesa,tutto tagliato a dadini,
70-80 gr. di pecorino romano grattugiato,
4 uova sode,
pepe q.b.

Tutto come da tradizione, tranne che ci andrebbero pure i ciccioli, o almeno io ce li metto e pure mia nonna lo faceva (mia madre non lo ha mai fatto). Io ci metto sia quelli frolli (cioè ricavati dalla produzione dello strutto e spremuti per essere resi croccanti) sia quelli che si tagliano a fette (i cosiddetti ciccioli napoletani, che credo siano la sottocotenna), ma qui ad Afragola è più tipico impiegare solo i primi (di solito tal quali, non aromatizzati e non pressati). Ah, di solito si mette anche pepe in abbondanza.
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Re: Non è Pasqua senza...

Messaggioda tarallo » 12/04/2010, 20:43

sassoz ha scritto:Beh, a Genova non è pasqua senza Torta Pasqualina.

Ho tagliato il messaggio citato perché era molto lungo. Vedo che anche tu fai la pasqualina con i funghi; credi che sia un uso locale? Perché qui viene contestato da Fiammy, che è ligure.
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Re: Non è Pasqua senza...

Messaggioda annamad » 07/05/2010, 19:17

In ritardo e me ne scuso.
A casa mia, Ovada e dintorni, e' usanza preparare o acquistare per la domenica delle Palme il Canestrello che i bambini portano a Messa per la benedizione. Non ho la ricetta ufficiale. E' un pane semidolce ornato con gli zuccherini colorati. Per riuscire ad attaccarli io lo spalmo, una volta raffreddato, con un velo, ma proprio un velo di miele o marmellata.
Alcuni lo preparano per il lunedi di Pasqua e aggiungono le uova sode.
Anna.
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Festina lente (affrettati lentamente)
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Re: Non è Pasqua senza...

Messaggioda LILIANA » 11/05/2010, 11:18

rimmel ha scritto:Quasi tutte le ricette di dolci che ho postato vengono dalle ricette di mio padre e immagino come sarebbe felice ed orgoglioso di vedere tutto ciò,perchè mai avrebbe creduto che io avrei fatto una cosa simile.

CIAO rimmel vorrei conoscere anche io se e possibile la risette del tuo papà grazie
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