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Eccomi con un dubbio....
Ieri sera, per il compleanno di mia mamma, siamo andati a mangiare in un agriturismo non lontano da casa mia. Tra le altre cose, c'erano le tigelle. Niente di originale nelle mie zone, però queste erano davvero buone perché non erano "gnucche". Fuori erano croccanti al punto giusto e dentro erano quasi prive di mollica, che troppo spesso è in eccesso nelle tigelle. Poiché, appunto, era il compleanno di mamma, non sono potuta andare a rompere le scatole alla cuoca e quindi chiedo a voi: come si fa ad ottenere tigelle "leggere", senza quell'eccesso di mollica e con la giusta croccantezza della crosta?

Danke

/E non rispondetemi che posso tornarci e rompere le scatole alla cuoca

Io lo so, le faccio anche io cos'. E' uan ricetta che di tradizionale non ha nulla, qeulle vere sono gnucche. In queste, ci va la panna e si impasta con il latte. Si stendono sottili e in cottura "soffiano", svuotandosi all'nterno... dici che son loro?

Alessia! Che combinazione.... Oggi mi sono messa in testa di fare le tigelle, ora vado di corsa , scrivo la ricetta nel pomeriggio , ora non ce l'ho sottomano. Cmq mi ricordo che la mamma della mia amica di Porretta Terme mette la panna, come dice Teresa. Da quel che so però è la variante montanara ( ma del resto le tigelle nascono proprio da quelle parti mi pare ) . Io non metto la panna, aggiungo però un pizzico di bicarbonato e questo fa sì che rimangano soffici all'interno e belle lisce all'esterno. Nel pomeriggio posto la ricetta.

Ma se non si possiede la tigelliera (e non si vuol usare il forno) va bene anche una padella normale?

ma una piastra per fare cialde da cono può andare bene?

Ecco, ho trovato la ricetta nel mio ricettario. Solitamente metto anche la fonte e non essendoci questa volta alcuna nota , deduco che è una mia rielaborazione frutto di vari tentativi e dopo avere sentito in giro per Bo e dintorni tre o quattocento ricette diverse! (A proposito : per me la tigella è quella specie di focaccina tipo quella di nonna papera, non è quella fritta che per me si chiama crescentina).
Spero che i modenesi non inorridiscano soprattutto alla vista dell'olio.....

500 gr di farina 00
12 gr di lievito di birra fresco
2 dl di acqua
1 dl di latte
3 cucchiai di olio evo
un pizzico di sale
un pizzico di bicarbonato


Sciogliere il lievito in poca acqua e farina , coprire e al raddoppio mettere tutti gli ingredienti nella planetaria, impastare con la foglia vel 3 (Clatr). Dopo un paio di minuti passiare al gancio . Il risultato deve essere simile all'impasto della pizza ma più morbido. Attenzione però : elastico, non colloso, al tatto il dito deve rimanere asciutto.
Fare lievitare un'ora; stendere con il mattarello l'impasto fino ad avere uno spessore di circa 5 mm, tagliare col tagliapasta o col bicchiere le focaccine di diametro di 10 cm circa, fare lievitare ancora 30'.
La cottura secondo me è la parte che può creare problemi con o senza tigelliera. In assenza della tigelliera a me è capitato di usare il testo per la piadina; il vero problema è la temperatura : la base deve essere molto calda ma non rovente , altrimenti la tigella diventa dura e non assume quel bel colore uniforme dorato col bordo bianco, diventa a macchie nere come il cornicione della pizza e nn va bene.
Fai qualche prova per la temperatura ....
Io le faccio stasera, chissà se ho voglia di fare le foto!

Dopo aver assaggiato quelle di Glutine ad un raduno, faccio sempre questa, che di sua mamma:

1,5 kg di farina (mix non precisato di 0 e 00)
1 bustina di lievito di birra disidratato (mastro fornaio)
1 bustina di lievito chimico per dolci (Pane degli Angeli)
5 cucchiai di olio EV
1 cucchiaino di zucchero
5-6 cucchiaini di sale
2 yogurt bianchi interi (Granarolo)
Latte qb

Impastare il tutto e far raddoppiare.
Stendere e tagliare tondo.
Rilievitare a poco meno del raddoppio e cuocere.

Vengono meravigliose!

Mia cugina fa delle tigelle buonissime, vuote all'interno e così leggere da non accorgersi di quante ne stai mangiando.
Non avendo la tigelliera (indispensabile!) non le ho mai chiesto la ricetta però so che si impastano come la pizza solo che con il latte al posto dell'acqua e come grasso usa il burro (o lo strutto, ora non ricordo).
Proverò a chiederle la ricetta, magari tornerà utile in futuro.

Cristina

Grazie a tutti Purtroppo mi ci vorrà un secolo per provare le varie ricette, sia per mancanza di tempo, sia perché ho sviluppato un'intolleranza ai lieviti e non posso esagerare
Intanto inizio con quelle postate da Teresa, poi vi resoconto