[UK] Ludlow Food Festival

Domenica sono stato in questo piccolo paese al confine tra l'Inghilterra e il Galles, per quella che sembra essere una delle fiere gastronomiche più importanti della nazione. La città è famosa per i suoi ristoranti (da quello che ho letto ce ne sono 4 stellati), ma il problema è che sono molto ben nascosti perché io ho cenato in un pub :-/
Pensavo di trovare qualcosa di più grande, alla fine era una semplice fiera con i produttori della zona (non una fiera di paese ma neanche un Food Festival...). E' comunque stata interessante e qualche cosa curiosa l'ho vista.
La cosa che più mi ha intessato è stato vedere come viene estratto il succo dalle mele/pere per fare il sidro/perry. Il sidro lo conoscono tutti, il perry credo quasi nessuno. Si tratta di un sidro fatto dalle pere, prodotto solo in tre contee inglesi (se non si prende in considerazione quello industriale che si trova nei pub), ha il marchio IGP e è un presidio Slow Food. Ne ho comprata una bottiglia e se qualche Gennarino viene a Londra la si stappa insieme

Qui sotto si può vedere la macchina che tritura le mele/pere e la pressa usata per estrarre il succo dalla poltiglia ottenuta. Poi il succo viene fatto fermentare e imbottogliato. Da quello che ho capito per il perry la fermentazione avviene in bottiglia.
Il giro è continuato tra i vari stand provando i prodotti locali: sidro, birra, perry, birra, sidro, distillati locali, birra...

Curioso e particolare è stato uno stand di una azienda australiana che produce olio di semi da qualsiasi seme oleoso esista (compresi pistacchio, zucca e mostarda). Ho assaggiato vari olii e quello che mi ha incuriosito di più è stato quello fatto dai semi di albicocca a causa del sapore mandorlato che aveva.
C'era un banco con le patate violette della zuppa di zucca di zuppa, e uno dell'esercito in cui spiegavano come è composta la razione dei soldati (ancora più convito che ho fatto bene a non fare il militare) e dove avevano questa curiosa marmitta/fornello, che dovrebbe interessare a PMF per i suoi raduni con gli alpini

Ho poi proseguito il giro provando varie marmellate, molti cutney e poco miele (questo mi ha sorpreso). Ho avuto modo di assaggiare la real ale, una birra fatta solo con ingredienti naturali, fermentata in bottiglia e non addizionata di anidride carbonica. Ho saltato le Scotch eggs, polpette di carne di salsiccia con dentro un uovo (intero!) sodo impastellate e fritte, il paradiso del colesterolo


La giornata si è conclusa provando qualche dolcetto e assistendo alla dimostrazione di uno chef di uno dei ristoranti stellati del paese. Lui mi ha deluso, simpatico, alla mano, si è fermato a parlare con il pubblico e ha anche preparato una bella ricetta, ma ha usato olio di colza!!! La ricetta era un rotolo di agnelo (ha usato il petto disossato) spennellato con una salsa verde a base di prezzemolo e coriandolo, e ripieno con del cuscus condito con harissa fatta al momento. Il rotolo era stato arrotolato nella pellicola per alimenti e cotto a bassa temperatura, quindi affettato e fatto saltare in padella. Tutto accompagnato da ceci e pomodorini. Piatto veramente invitante, ma rovinato dall'uso dell'olio di colza... Alla fine della dimostrazione sono andato a chiedergli perché avesse usato proprio quell'olio e non uno di oliva. Da bastardo prima gli ho fatto domande serie (come mai non c'era un ingrediente acido nella marinata e che il rotolo poteva essere cotto facilmente in una cuoci-riso) e poi gli ho chiesto perché l'olio di colza. La prima risposta è stata perché ha un sapore leggero, poi quando gli ho fatto notare che poteva usare un olio ligure o del Garda (e uno chef le sa queste cose), mi ha detto che era economico... Al che gli ho semplicemente risposto che da uno chef stellato uno si aspetta l'uso di ingredienti buoni

Poi me ne sono tornato a casa con il mio perry e delle nocciole fresche.

A maggio ci sarà il festival primaverile dedicato alla birra e al pane. http://www.springevent.org.uk/