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Per la prima volta nella storia, stamani mia mamma venuta via dalla Sicilia a 5 anni, mi ha "quasi" dato una ricetta che le faceva suo nonno!!
Questo dopo che ieri, dopo aver visto un immenso cespuglio di finocchietto selvatico nato per caso nel mio giardino, se l'è fatto bollito, condito olio e sale e se l'è pappato con mezzo kg di pane

Per farla breve stamani mi ha chiamato per raccontarmi di questa pasta che lei chiama n'daganata, a grandi linee fatta così... cotta la pasta e messa a strati in una teglia con pane grattuggiato, salsa di pomodoro, e finocchietto, lei si ricorda anche un'alice, ma non ricorda dove e come si adopera nella preparazione !!

Voi che mi dite di questa pasta, chè gliela devo fare!! E la voglio assaggiare!!

Ma mi sembra una variante di pasta ca muddica, io la mangio troppo spartana per dare consigli, metto solo muddica tostata, formaggio e un filo d'olio.
La conosco comunque senza pomodoro, ma dipenderà dalle zone, ce l'ha, la tua di diverso ha che è fatta in forno e ha il finocchietto (io pure la conosco col finocchietto).

Io ho trovato questa (di cui però non conosco il nome in dialetto):

Pasta con finocchietto e pangrattato
Ingredienti per 4 persone
400 gr di lasagne ricce (o bucatini)
4/5 di acciughe sotto sale (la ricetta dice 100gr ma mia madre ha detto che sono troppe)
500 gr di finocchietto selvatico (anche questo sembra tanto. Mia madre parla di due mazzi... in Sicilia il finocchietto lo vendono a mazzetti)
1 tazza di salsa di pomodoro (ma bisogna regolarsi in base al resto degli ingredienti)
1 cipolla
1 spicchio d'aglio
50 gr di mollica di pane raffermo (mia madre non ne usa)
1/2 bicchiere di olio EVO
sale, pepe
Variante: aggiungere uva passa di corinto e pinoli.


Preparazione
mondare il finocchietto e lessarlo in abbondante acqua salata. Grattugiare la mollica di pane e tostarla in padella con un cucchiaio di olio.
Dissalare e diliscare le acciughe. Fare appassire la cipolla tritata in un tegame con l'olio e l'aglio schiacciato (che andrà eliminato), aggiungere l'uva passa, i pinoli e farvi sciogliere a fuoco basso le acciughe. Unire il finocchietto sgoccialo e sminuzzato e lasciare insaporire per qualche minuto. Aggiungere la salsa di pomodoro, un mestolino di acqua di cottura del finocchietto. Regolare il sale e il pepe e cuocere per un 20 minuti.
Condire la pasta lessata al dente con il sugo di finocchietto e servirla cosparsa con la mollica tostata.

Questa versione non va al forno. Ma, ad esempio, la pasta con le sarde (che ha delle somiglianze con questa) qualcuno la ripassa al forno e qualcuno no (io no)...

Credo che il termine di origine araba "atturrare" per abbrustolire, sia della Sicilia occidentale( dove "atturrare" significa anche rompere le scatole ).
Anche le mandorle abbrustolite si chiamano "atturrate"(altrove le chiamano "atterrate").
N'daganata non esiste da noi, ma credo voglia dire "integamata", cioè cotta al forno nella teglia(tegame).
Da noi ci sono dei piatti che si dicono" 'ntianàti", cioè cotti al forno, tipo le sarde.
La pasta ripassata in forno si chiama invece " 'ncasciàta", cioè "incassata", cotta nella teglia, intesa come "cassetta di cottura", a meno che non si tratti di anelletti, che si chiamano semplicemente "pasta 'o furnu".
Da quale parte della Sicilia viene tua madre, Paoletta?

Qui la pasta c'anciova si fa con l'estratto di pomodoro, la pasta c'a muddica atturrata senza.

Se hai tanto finocchietto selvatico, perchè non ti fai una bella pasta con le sarde?