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Crollano i prezzi dei grandi vini francesi: la crisi ha dimezzato i costi dei grandi "cru" anche per l'annata più prestigiosa, quella del 2005. Se fino a un anno fa, un premier cru poteva raggiungere anche i 1000 euro, oggi non supera i 500. Gli esperti parlano di un calo epocale, del 40/50% destinato a durare e a stabilizzarsi. Intanto sono sempre di più i produttori di vini a denominazione che in Italia si avvicinano alle mezze bottiglie per soddisfare le esigenze del mercato.

Ne parla oggi La Repubblica.

Pensi quindi che non debba metterlo in vebdita a 1000 Euro a bottiglia?
Tieni ragione.
Vada per 500 e crepi l'avarizia

Grazie Kokko (sul prezzo sono in fase di decisione) devo scegliere prima del vinitaly

Io sono tornato proprio ieri sera dalla Borgogna dove ho fatto un giro di cantine (fra le più prestigiose di quella regione) e sono tornato con una mia idea non proprio in linea con, probabilmente, la maggior parte degli intenditori (io non lo sono).
Trovo alcuni vini di Borgogna interessanti (parlo dei rossi) ma trovo anche che ci sia un'esagerazione nella loro valutazione soprattutto alla luce del fatto che (e lo hanno confermato gli stessi vignerons) sono vini che, ormai, vengono bevuti molto giovani con il risultato che, per il mio gusto, alcuni vini erano al limite della bevibilità per l'esagerato squilibrio verso la tannicità e acidità.
Ho degustato di tutto: Grand Cru, premiere Cru, Villages... e ho assaggiato una cinquantina di vini in cantine di altissimo livello (sono pure stato ad una degustazione a Vosne-romanée dove venivano riuniti molti produttori della zona).
Ora visto che i francesi fanno un discorso (giustissimo) di un'elevata qualità di produzione, non capisco (ma sarà sicuramente un mio limite) perchè poi si debbano trovare questi vini che non sono "maturi" da bere a prezzi così esagerati (non ho mai trovato un vino al di sotto dei 40 euro al ristorante e parlo di vini considerati mediocri). Questo, anche alla luce del fatto, che ho degustato alcuni Grand cru di annate più vecchie (ad esempio del 1988) e l'effetto è stato totalmente diverso.

Per i bianchi il discorso è pressochè identico, anzi peggio (ho bevuto vini che avevano un'acidità così elevata da rendermeli proprio sgradevoli).

La spiegazione che mi è stata data è che sono vini di cui bisogna immaginare lo sviluppo... Boh? Non capisco... Io il vino non lo bevo per capirne i futuri e possibili sviluppi ma per gustarlo nel momento in cui lo bevo.

Ovviamente è una mia soggettivissima opinione che so non troverà d'accordo molti.

Detto questo trovo giustissimo quello che fanno i francesi che sanno far gruppo (noi in Italia non ne siamo capaci, purtroppo) e vendere in questo modo.

C'è una tendenza sempre più diffusa nel preferire vini in cui il richiamo al frutto è sempre più forte ed evidente.
I processi di invecchiamento tendono a sviluppare aromi terziari e processi ossidativi che tolgono integrità (novità e pulizia) al vino. Una volta questi fenomeni che comportavano uno sviluppo di aromi terziari (il famoso bouquet, le lacche, ecc.), un ammorbidimento dei tannini (in base a processi di polimerazione e combinazione dei tannini con altri elementi costitutivi del vino), il viraggio verso colorazioni mattoni e aranciate erano molto apprezzati. Oggiu meno. Si cerca di più l'integrità (non tutti per la verità la pensano così. Secondo me Sica ha altre idee).

Se capisco hai assaggiato dei vini integri ma disequilibrati (con prevalenza dell'acidità, dell'amaro e delle sensazioni di astringenza), poco rotondi e morbidi.
I grandi vini sono però quelli in cui l'integrità si sposa con l'equilibrio e la consistenza (so' Maroniano lo so). Sono vini rari da trovare (anche in Francia, o soprattutto in Francia)

(e mo' apriti cielo.. )

Il disequilibrio di solito è dato dal l'integrazione dell'acidità con i tannini.
Bisognerebbe vinificare con Ph un po' più alti (meno acidi) , magari in vendemmia tardiva e non insistere su macerazioni troppo spinte. In Franxìcia però è difficile.
Agh se hai bevuto vini ancora non imbottigliati, tieni presemnte che al momento dell'imbottigliamento con un po' d'accorgimenti enologici ammorbidiscono il tutto... E i vini sembrano diversi

Certo che mi interessa...

In enoteca da Luca Maroni.
"Trendy oggi big domani"

Miss niente (facile) ironia