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Ho letto velocemente e distrattamente che il sindaco di Lucca intende vietare ( alla faccia della libertà tanto sbandierata dal partito del quale è esponente) la vendita - o il consumo non ho ben capito - di cibi etnici , kebab ecc, perchè minaccianti della identità italiana.

Bene, iniziamo ad eliminare tutti i cibi che minacciano la nostra cultura , che , come è noto, è frutto di contaminazioni.
Via i cibi spazzatura dei vari mc donald e via dicendo.
Poi accidenti mi tocca rinunciare al pomodoro : è arrivato dalle americhe dopo la scoperta di quel continente.
Via anche il caffè allora , e il cacao.
Via le patate.
Via la polenta (mais).

Le pesche : sono originarie della cina, le avrebbe portate in europa addirittura alessandro magno.

Porca miseria: gli agrumi li hanno importati gli arabi. Lo zucchero pure. idem lo zafferano ,quindi niente risotto alla milanese ; a proposito di risotto alla milanese : è un piatto veneziano che è arrivato a venezia attraverso gli ebrei sefarditi, quindi via senza appello.

Venezia , vediamo un po'.... lo strudel : dolce che i veneziani hanno importato dalla turchia ( il baklavà) ; sempre i veneziani hanno introdotto l'uso dello stoccafisso dal nord europa e dell'uva passa dall'oriente.

Inutile dire che tutta la cucina siciliana sarebbe vietata , è la contaminazione al cubo!!!

Ci rimane pasta al burro.
Neanche : il burro lo hanno introdotto i barbari , perchè i romani non lo usavano per l'alimentazione ma solo per usi cosmetici.

Insomma, alla fine l'unica cucina italiana nel senso auspicato da quel sindaco è quella romana? E adesso chi lo va a dire ai suoi alleati leghisti???

Ma in che razza di paese viviamo che ci tocca sentire queste idiozie colossali???

no aspetta l'articolo e' questo

Lucca: guerra a fast food e kebab

Comune vara nuove regole, polemiche



Giro di vite gastronomico del Comune di Lucca. La giunta di centrodestra ha infatti approvato il nuovo regolamento sugli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande che prevede, tra l'altro, il no all'apertura di nuove pizzerie veloci, al taglio, fast food, rivendite di articoli da mare e per la nautica, sexy shop ed esercizi di media e grande distribuzione, così come kebab e ristoranti etnici. Immediate le polemiche.

La limitazione, secondo quanto deciso in consiglio comunale con 23 voti a favore e 11 contro, verrà applicata solo ed esclusivamente al centro storico, inteso come il territorio dentro i 4 km quadrati delle mura urbane, e riguarderà gli esercizi già esistenti o in caso di subentro.

Il nuovo regolamento è in pratica un aggiornamento di una precedente disposizione, assunta nel 2000 dal Comune di Lucca, che aveva individuato una serie di attività appartenenti al settore del commercio, artigianale e della somministrazione di alimenti e bevande, incompatibili con le esigenze di tutela e valorizzazione del patrimonio storico-ambientale e di qualificazione della zona più centrale della città.

http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/ar ... 9796.shtml


insomma non stanno puntanto contro i kebabbari

la cassata è di origine araba ma chissà aboliranno pure questa?

Grazie Koster, per aver postato l'articolo.

Siete tanto arrabbiati che non riuscite nemmeno a leggere il contenuto del regolamento.

Non si vogliono bandire i pomodori perché sono stati importati dalle Americhe 500 anni fa, si vuole evitare che il centro storico si imbruttisca. Poi se sia più volgare una borsa in pelle di coccodrillo da 4000 euro oppure un pezzo di carne che si arrostisce, non so.

[quote="tuCoque"]Siete tanto arrabbiati che non riuscite nemmeno a leggere il contenuto del regolamento.



Siete in che senso ? Non mi sembra che ci conosciamo, mi hai già messo in una categoria, deduco.Se vuoi dirmi quale sia.... Sai , non penso che la realtà sia bianca o nera, penso che ci siano più sfumature.
Quel regolamento l'ho letto - come ho già detto in apertura - velocemente e distrattamente ma , come ho già specificato, penso che le azioni siano mosse da una qualche filosofia o visione del mondo. Quella sottostante questo regolamento è evidente, del resto ho già scritto che un esponente del governo lo ha candidamente ammesso : i toscani e i turisti devono mangiare la chianina.



Per quanto riguarda gli equivoci sui pomodori,mi scuso : non intendevo attribuire questa volontà a quel sindaco che si occupa di questioni che riguardano la sua città , nessuno ha parlato di vietare l'uso di pomodori o della cassata. Non ho specificato che questi erano miei pensieri conseguenti , e che qui specifico meglio :
se la logica fosse sempre stata quella di difendere il localismo, allora non avremmo mai avuto il tipo di cucina che l'italia ha, non avremmo avuto i dialetti che l'italia ha e neanche la lingua italiana.
Quanto alla volgarità della borsa in coccodrillo concordo con te, ma la domanda è sempre la stessa : può un governatore stabilire norme che regolano la convivenza tra i cittadini sulla base del senso estetico?E chi stabilisce cosa è bello / brutto , buono o cattivo?

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Scusa Lau, se posso dire la mia ... se mi mettessero nei banchi solo chianina e mi togliessero quelle carni estere piene di estrogeni e di non so cosa, scuami ma non mi dispiacerebbe [/quote]

ciao cara Paoletta, certo che puoi dire la tua, ci mancherebbe......
Penso che nessuno ti vieti di comprare solo la chianina se lo desideri; a Torino è pieno di negozi etnici dove io scelgo di non fare la spesa : compro la carne della provincia granda solo dal mio macellaio. Ma se altri hanno voglia di mangiare il kebab, non vedo perchè io ( o qualcun altro) debba impedirlo; difatti a porta palazzo c'è il più grande mercato multietnico d'italia.E poi i turisti che da qualche anno riempiono Torino : alcuni vogliono la pizza al taglio, altri scelgono il bar, pochi il ristorante. E penso che il punto sia questo : ai ristoratori da fastidio che ci sia il cibo a basso costo perchè pensano di perdere potenziali clienti; non sono certo interessati alla difesa del cibo di qualità.
E chi dovrebbe governare questi problemi fa leva sulle emozioni , che purtroppo portano solo guai se non accompagnate dal ragionamento.
Mi sembra che alla fine sia una guerra tra poveri, ma stai sicura che ci rimettiamo tutti
Che tristezza mi cadono le braccia

Io sono sostanzialmente d'accordo.
E non li bandirei dal solo centro storico bensi' da tutta la citta'.
Il problema e' che cosi' facendo andrebbero presi anche altri provvedimenti visto che oltre ai kebabbari di cose che "fanno male" e che "non vanno" ce ne sono a iosa.

Non ti so rispondere ai problemi politici, non ne so parlare. Però ti dico, ma tu sei sicurissima che il sindaco non abbia vietato l'apertura di ulteriori negozi di quel tipo, o l'apertura di quei negozi e basta?
Io credo sia molto diverso.

Il problema non e' etnico o non etnico.
Ben vengano cibi tipici di altri paesi.
Sarebbe stupido non sostenere l'"incrocio" tra culture.
Ma questo deve essere fatto innanzitutto nel rispetto della salute e delle regole.
Regole che devono essere uguali per tutti.
Non solo per i prodotti locali.

E questo discorso si applica non solo al "comparto" food & wine ma anche a settori come l'abbigliamento & c.