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Una lettura interessante e piacevole, tra panna, salmone e vodka.

http://cucina.blogautore.espresso.repub ... i-salvare/

/da parte mia, sono tentata di essere d'accordo con Bigazzi...;)

La cucina è sempre in movimento, lo è sempre stata. gli anni '70 (io li identifico un po' con la maionese) sono un passaggio, una tappa obbligatoria.
Non credo esista un punto d'arrivo, cambiano tecniche, conoscenze, cambia tutto.

Pensare che cucinavo gli spaghetti conditi con maionese, prosciutto e ketchup...
Però, in quel periodo, mi sono anche avvicinata alla cucina cinese. E alla macrobiotica....
Penso che non salverei molto, tranne i dolci che mi sembrano simili a quelli di un tempo.
Sicuramente non farei più quei piatti elaborati pieni di sapori sovrapposti e tutti forti.

Avete notato che, tra gli intervistati, solo Pierangelini ammette di avere usato gli ingredienti incriminati?
Secondo me, tra i "comuni mortali", panna, rucola & Co vanno ancora alla grande, almeno a sentire i racconti dei miei alunni e di molti colleghi.
Come merenda scolastica va fortissimo il panino con patate fritte e salsa aurora e in sala prof. sento parlare di pesto con panna e simili
Negli anni '70 eravamo appena andati a vivere da soli, eravamo poverissimi (ma rivoluzionari e felici )...altro che panna...a volte non ci si poteva permettere neanche l'olio...però furono gli anni in cui si cominciarono a studiare le cucine diverse- come dice Primavera-e ci si sprovincializzava rispetto alla cucina di casa.
Il mio astio per la cucina da chef credo sia iniziato allora...che salverei?...temo niente

Ho letto l'articolo. Dei piatti citati non salverei proprio niente. Anzi aggiungerei altri piatti tipo le pennette alla vodka o simili...

Certo, essere d'accordo contemporaneamente sia la Capa che con Bigazzi è un evento più unico che raro!!!

Mah, io negli anni settanta ancora non ero nato

Avocado (come antipasto)

Cocktail di scampi/gamberi