gennarino.org

Mi sembra che nel complesso, i risultati siano stati buoni per tutti. Tranne per tucoque che, secondo me, ai suoi grumi ormai ci e' affezionato e non intende separarsene.

Detto questo, e specificato che il secondo round avra' inzio solo quando chi ha fatto piu' casino per avviare il forum si decidera' a mettere in pratica le nozioni, facciamo un giro riepilogativo in cui individuiamo le cose che grazie a questo abbiamo imparato, e - perche' no - gli errori che commettevamo prima inconsapevolmente?

Chi inizia?
/il secondo round, ovviamente, sara' tagliatelle preparate a mano, con mattarello e tagliate a coltello... rezdorastail!

Secondo me Piero deve rifarle.

Per cui non sono ancora l'ultimo

Io sono proprio in ritardo,ma è un periodo un pò così,spero nel prossimo we che sono libera dal lavoro,scusatemi
antonia

Comincio con un giro di considerazioni.
Purtroppo (causa mancanza disponibilità cucina) non ho potuto verificare le cose che ho capito ma le espongo qua:
Partendo dalla mia prima esperienza di impasto ho notato i miei errori:

In primis non è necessario bagnarsi le mani (avevo capito il contrario) se l'impasto non lo richiede.
E' importante il tempo di riposo dell'impasto (ho notato proprio il cambiamento della consistenza del panetto, molto più morbido).

Utilizzare un tagliere che non aveva la porosità naturale della spianatoia sicuramente non ha aiutato l'impasto steso ad asciugarsi, ma potevo ovviare anche stendendo le sfoglie su una tovaglia.
Non ho rispettato il tempo di asciugatura prima del passaggio all'ultima tacca... ma comunque non vincolante ai 10 minuti canonici ma devo fare un po' l'occhio all'asciugatura dell'impasto.
Infine i nidi non devono essere messi su un piatto o vassoio ma possibilmente sulla famosa "zanzariera" in modo che abbia la possibilità di asciugarsi ulteriormente.

Sicuramente alla prima occasione ripeterò l'esperienza ma posso dire che qualcosa ho imparato e spero di continuare a farlo

Primo bilancio direi positivo.

oh, allora, tirando le somme delle (finora) due esperienze fatte, posso dire che:
1) la seconda volta, avendo constatato che più è asciutto l'impasto e meglio viene fuori la sfoglia, ho capito che non mi serviva bagnare le mani: le uova erano sufficienti per lavorare l'impasto.
2) anche se l'impasto mi sembrava grossolano, nel riposo la grana della pasta migliora, diventa più fine e setosa.
3) non devo aver paura che la sfoglia si asciughi troppo: se anche mi sembra asciutta in superficie, in realtà dentro è ancora sufficientemente umida per stenderla senza che si spezzi.
4) si asciuga meglio e più in fretta sul legno che sulla stoffa;
5) non devo appoggiare le sfoglie ad asciugare direttamente sul tavolo, perchè si incollano;
6) faccio più in fretta se passo tutte le sfoglie nella macchina, prima di calare la marcia e scendere di una tacca di spessore;
7) devo dividere la pasta in pezzi piccoli, perchè non sono in grado di gestire delle sfoglie troppo lunghe;
continuo a non essere capace di fare i nidi;
9) devo cuocerla con dell'olio nell'acqua o mi si incolla tutta.
10) devo cambiare il fotografo, perchè non collabora e non mi ha ancora caricato le foto.

l'esperienza è stata finora tutto sommato positiva, perchè il sapore era ottimo, anche solo condite con burro e grana erano tagliatelle molto più buone di quelle comprate che uso di solito.
forse potrei lasciarle un po' più spesse, per farle asciutte, e lasciare la sfoglia sottile per le lasagne al forno (che voglio provare prossimamente).

Beh la mia esperienza è stata del tutto positiva:
1) Ho capito finalmente che non si usa la farina per non fare attaccare le sfoglie ma che semplicemente cambiando ricetta e facedola riposare 1 ora si hanno delle sfoglie asciutte.
2)Il riposo prima del passaggio nell'ultima tacca è davvero utile per la ruvidità.
3)Le sfoglie lasciate sul tagliere vengono più asciuttine e ruvide di quelle lasciate asciugare sul tavolo.

Unisco anche le mie considerazioni:

1) Rispetto alle esperienze precedenti alla scuola ho capito che l'impasto deve essere duro, non mi devo bagnare le mani troppe volte per impastarlo.
2) In mancanza di spianatoia devo fare come ha detto PMF: appoggiarle su una tovaglia piuttosto che sul tavolo. Le mie sfoglie si sono asciugate sopra, ma sotto sono rimaste umide.
3) Forse la prossima volta passerò solo fino alla tacca precedente... non so, mi sono sembrate sottili rispetto a quelle che ho mangiato altre volte qui.
4) Ho imparato come piegare le sfoglie prima di ripassarle nella macchinetta.

Dopo il primo step, le mie impressioni possono essere sintetizzate in 6 punti:
-ogni macchina per pasta è tarata diversamente;
-è fondamentale la farina utilizzata, poiché, in base alla sua capacità di assorbimento, va ad agire sull’umidità dell’impasto;
-l’impasto deve risultare sin dall’inizio il più asciutto possibile;
-la rugosità delle tagliatelle è direttamente proporzionale al tempo di asciugatura della sfoglia;
-il tempo di asciugatura varia in base a quanto umido sia l’impasto iniziale, e, come quanto giustamente affermato da voi, all’ umidità presente nell’aria;
- i nidi si formano meglio se lo spessore delle tagliatelle risulta essere più sottile.
Grazie di tutto