gennarino.org

Riporto dal Venerdì di Repubblica, forse interessa:

"Domenica 1 giugno si inaugura a Bibbiena (Arezzo) la mostra nazionale " Immagini del gusto. Percorsi contemporanei sul cibo": circa mille immagini selezionate tra le 17 mila inviate saranno esposte al Centro Italiano della fotografia d'autore in via delle Monache 2: L'esposizione durerà fino al 7 settembre. Seicento foto tra le mille scelte per l'esposizione sono state raccolte nel catalogo Immagini dek Gusto."
Sintetizzo dall'articolo:
non foto di anatre laccate e spaghetti plastificati ma riisaie, vigneti, vendemmie, campi, saline, oliveti , caseifici, api, cuochi, capre, tonnare, sfogline, mercati, frantoi, pastori, banchetti, mense, fast food. Si va dalla violenza di una mattanza all'estetica dell'haute cuisine. Quel che ne esce è un romanzo sangue e zafferano di amore, fatica, lavoro, stile e costume.

Qualcuno ha partecipato? Sembra interessante

qui ce ne sono di brave con lo still life

Da quello che leggo c'è qualcosa di più dello still life.
Cito ancora:
"La qualità è notevole. Vi sono foto che rimandano ai chiaroscuri di Vermeer, al naturalismo drammatico di Caravaggio, alle malinconie di Hopper. Le foto rubate e i reportage si alternano con gli still life studiati in laboratorio tra attimi colti e costruiti: la cifra tecnica e artistica è considerevole..."

Dio mio, un'esame. E se sbaglio?

Credo còlto, participio passato di cogliere

di solito si traduce come "natura morta". In questo caso sono fotografie di alimenti, cibi o preparazioni, che normalmente vengono effettuate con riprese ravvicinate o talvolta macro
Sorry sono arrivato in ritardo

Quello che adda fà TuCoque con la mia bottiglia (che deve venire voglia di berla solo a guardare)